Ai ragazzi ed alle ragazze della Giovane Italia

Carissimi,

molte volte ho già preso questa decisione e altrettante sono tornata indietro. Non stavolta. Dalla nascita della Giovane Italia in poi mi sono spesa per individuare tempi e modalità perché si potesse celebrare un congresso, che mi consentisse di passare a un’altra generazione il testimone della guida del movimento giovanile.

Finora è stato impossibile celebrare questo benedetto congresso della Giovane Italia, e per quanto sia per me doloroso scrivere questa lettera, ritengo che non sia più procrastinabile il mio addio al movimento giovanile ufficiale del Pdl. Per due motivi fondamentali.

In primo luogo, perché quando si sostiene una battaglia per il rinnovamento generazionale in Italia, e si è a capo di un’organizzazione da troppi anni, si finisce per non essere in regola con la propria coscienza. Ed è una cosa che non sopporto, perché ritengo che la coerenza debba essere la prima virtù di chiunque pratichi l’impegno civile.

La seconda ragione delle mie dimissioni sta nell’estremo sollecito ai vertici del partito, e a tutti i massimi dirigenti della Giovane Italia, affinché si prodighino per consentire lo svolgimento di un’assemblea congressuale della Giovane Italia, nella quale poter eleggere i propri rappresentanti secondo i principi di merito e democrazia.

Fino a quel momento da tanti atteso, al mio posto ci sarà Marco Perissa. Voi lo conoscete bene, perché in questi anni è stato un punto di riferimento per tutti, e non a caso è stato il nome più condiviso sul quale puntare per questa fase. Sono certa che saprà guidare il movimento con intelligenza e coraggio nei mesi che lo separano da una grande assise che possa legittimare pienamente una nuova grande storia di protagonismo generazionale.

La decisione sarà formalizzata oggi in una apposita conferenza stampa alla quale parteciperà anche Angelino Alfano.

Io, la mia storia, l’ho fatta. Ed è stata incredibile. L’esperienza nel movimento giovanile mi ha formato come donna e come italiana, prima di qualunque altra cosa io possa esser diventata in questi anni. Sono passati vent’anni da quando varcai la soglia di una sezione del Fronte della Gioventù alla Garbatella, sull’onda lunga delle emozioni scatenate dal brutale assassinio di Paolo Borsellino. Da quel giorno, molte cose sono accadute intorno a me e dentro di me.

Battaglie, gioie, sconfitte, riscatti, amicizie, amori, lutti, rinascite. Non cercavo altro che dare un senso alla mia indignazione, e ho trovato molto di più: una comunità. Ragazzi e ragazze, di ieri e di oggi, alcuni ancora giovani, altri diventati uomini e donne, che hanno dedicato tanto, poco o tutto, alla propria passione politica. Senza chiedere in cambio poltrone, stipendi o privilegi. Li ringrazio tutti, uno per uno, perché sono stati la mia forza e il mio entusiasmo.

Ringrazio quelli che mi hanno sostenuto quando sono stata eletta a Viterbo e quelli che non lo hanno fatto, ma dal giorno dopo hanno capito che saremmo stati forti solamente se fossimo rimasti uniti. Su tutti, un grazie lo meritano Giovanni e Carlo, che in questi anni hanno condiviso ogni mia scelta da Presidente nazionale e che come me da tempo sperano di poter passare il testimone.

E poi Paolo, che da qualche anno non è più dirigente del movimento ma continua a occuparsi di giovani da un’altra angolazione, e Michele, che non si è risparmiato mai in questi anni e penso che non lo farà neanche adesso.

A queste migliaia di persone, conosciute in ogni angolo di questa stupenda nazione, ho pensato molto durante i miei tre anni da Ministro della Gioventù. Ho provato con ogni mia forza a non deluderle. E se non mi sono lasciata abbattere dagli scarsi mezzi a disposizione è stato proprio perché sapevo di poter cercare nel bagaglio della mia formazione giovanile gli strumenti utili per superare gli ostacoli.

Conclusasi questa esperienza di governo, purtroppo prematuramente, ed essendo ormai giunta a 35 anni, davvero mi sentirei a disagio a proseguire oltre nella guida della Giovane Italia. Continuerò, per storia e per formazione, a lavorare in ogni sede perché la Giovane Italiaabbia il battesimo e gli strumenti che merita. E sarò sempre a disposizione di chiunque abbia bisogno del mio aiuto.

Ma lascio il testimone. E so che verrà raccolto prontamente, non da uno, ma da una moltitudine. Gente che si batte, senza paura, come quei mille ribelli che al seguito di un vecchio generale inviso ai politicanti dell’epoca innalzarono una nazione dove prima non c’era. Oggi come allora, il nostro popolo ha bisogno di una generazione a cui affidare le proprie speranze. E io so che quella generazione esiste, e può tantissimo se saprà credere in se stessa, e se sapremo crederci anche noi.

È ancora il tempo della Giovane Italia.

Grazie di tutto, ragazzi.

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3 commenti

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    • Vito Cipolla il 15 Giugno 2012 alle 12:35
    • Rispondi

    Dispiace molto sentire tale notizia. Sei stata un grande Presidente, che hai lottato con entusiasmo battendoti per il movimento giovane Italia. Hai fato molto e sopratutto hai lasciato le linee guida da seguire. Dobbiamo dirti grazie, non solo i giovani che hai seguito durante il tuo mandato di presidenza, ma anche tutti coloro che come me, ormai da 5 anni fuori età dalla Giovane Italia, ti hanno seguito e sono ancora vicino ai giovani di questo movimento. Noi abbiamo imparato molto da te, il tuo sdegno, il tuo coraggio, la tua grinta, la tua onestà, i tuoi principi e ideali, nonchè la tua passione per tutto ciò che fai. Sei e resterai sempre la mia guida. Spero che siano in molti under 45 che abbiano in te la guida, l’esempio da seguire. Impegnati direttamente in politica, come semplici militanti, oppure che svolgono un ruolo nella gestione degli enti locali a qualunque livello, tengano sempre alta la bandiera dei valori e dei principi che tu hai sempre divulgato e utilizzato. Per cui ricominciamo da zero, insieme a te, alla Giovane Italia, a tutti quelli che sono nel PDL, di rifondare sia il nosto partito sia la nostra Italia, per renderli migliori. Grazie di vero cuore bellissima Giorgia Meloni, ti chiediamo di non abbandonarci e di continuare a lottare, tutti insieme uniti, per quello in cui crediamo. Ti rinnovo la mia collaborazione, nel mio piccolo, sarò sempre al tuo fianco, per cui conta pure su di me su tutto.:)
    Cordialmente
    Vito Cipolla

    • Bruno Pauselli il 15 Giugno 2012 alle 12:37
    • Rispondi

    cara Giorgia
    Questo proprio non me lo dovevi fare. Sono contrario alla tua decisione, anche se la rispetto per i buoni motivi elencati. Mi sembra che si prda un pezzo di storia, di momenti bellio che mi hanno fatto trepidare, quei momenti che hanno fatto correre un giovane come me di 68 anni li dove sapevo di poterti incontrare, ascoltare. Non me lo dovevi fare perchè, con tutto il rispetto per chi ti sostituirà, che sarà senz’altro un validissimo ricambio, tu per me eri un riferimento, colei che mi infondeva entusiasmo. Non credo ci sia bisogno di ricordarti quanto con te trovassi quell’esuberanza, la ragione di dare un significato pieno ad una giornata dedicata al movimento giovanile. Tu sopportavi sempre le mie intemperanze, la voglia di mettermi in evidenza per pormi alla tua attenzione. In poche parole, con te avevo trovato una seconda gioventù.
    E adesso dove lo trovo un ‘motorino’, una sorgente di energia alternativa inesauribile che identificavo in te? Perchè non continuare a guidare questi nostri magnifici giovani? Tu non sei una ‘over age’. Tu sei di una gioventù eterna, perchè hai dentro quello che ho anch’io: l’entusiasmo, la fiducia dei giovani, la voglia di credere; ed a queste virtù, accompagni anche tanta esperienza che non guasta. Ed ora che fai? Te ne vai!!!!
    Non va bene, non si fa cosi e non trovo giustificazioni idonee alla tua scelta; o forse vuoi fare come quei campioni che lasciano al culmine del successo? Ma per loro è differente: per loro il futuro prospetta un declino fisico; tu invece è adesso che puoi darci quello per cui stai lottando da tanti anni. NON TE NE ANDARE, CAPITOOOO!!!!
    ti abbraccio forte e non ti lascio andar via,
    bruno

    • Gabriele Zahami il 17 Giugno 2012 alle 15:10
    • Rispondi

    Guardando avanti, e’ stato necessario questo strappo per ottenere piu’ slancio e libertà per continuare l’esperienza della politica, facendo così un cammino di maturità verso nuovi progetti , così io spero di cuore, allargando così il bacino di chi crede in Giorgia Meloni, facendo ancor più conoscere gli ideali massicci e
    splendenti , gli stessi che l’hanno portata fin qui tra i molti plausi e consensi dei cittadini. Farsi ancor piu’ conoscere dall’opinione pubblica, farsi ancor piu’ apprezzare perche’ nesuno accende una luce per poi metterla sotto il tavolo…ma che sia invece da stella Polare per le tantissime persone che credono negli stessi ideali di Giorgia Meloni: quindi lealtà, giustizia e impegno per il bene Pubblico. Grazie Giorgia.

  1. […] forza italia, giorgia meloni, giovani pdl. Quello di Giorgia Meloni è stato un addio amaro. Ieri pomeriggio l’ex ministro della Gioventù ha lasciato la presidenza della Giovane Italia, l’organizzazione under35 del Pdl, ma dopo vent’anni passati nei movimenti giovanili della […]

  2. […] di Giorgia Meloni è stato un addio amaro. Ieri pomeriggio l’ex ministro della Gioventù ha lasciato la presidenza della Giovane Italia, l’organizzazione under35 del Pdl, ma dopo vent’anni passati nei movimenti giovanili della […]

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