No tagli sul settore sicurezza, necessario intervenire su privilegi e rendite di posizione

Il Governo non può esigere ulteriori sacrifici dagli italiani e tagliare risorse destinate a settori nevralgici, come quello della sicurezza, se prima non interviene una volta per tutte su quei privilegi e quelle rendite di posizione, inspiegabilmente sopravvissuti alle pesanti manovre economiche degli ultimi tempi, che divorano importanti risorse dello Stato e frenano la crescita della Nazione.

Ancora una volta, ad esempio, nell’elenco dei tagli alla spesa pubblica, non si trova traccia della revoca delle vergognose ‘pensioni d’oro’. È solo seguendo questa strada che la spending review può essere concretamente lo strumento per ristabilire equità e giustizia sociale.

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1 commento

    • Gabriele Zahami il 11 Settembre 2012 alle 11:28
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    Spiegatemi su cosa si dovrebbe basare la ripresa economica italiana, se abbiamo traslato in Asia quasi la totalità del lavoro di ogni settore industriale, piccola e grande industria, grazie a cosa….grazie a quale leva si può fare perno per muovere un Paese come quello italiano??!? …sono rimaste poche aziende in Italia, pergiunta, queste poche aziende sono tartassate dai costi del lavoro record a livello mondiale per non parlare del costo dei carburanti ! Semmai, si può affermare che la recessione inizierà a fermarsi nel 2013 ma non si può dire fin ora che l’economia del Paese riprenderà nello stesso anno. Spero che questo argomento sia da monito per la prossima classe politica affinchè si prenda coscienza di questo importante punto di vista e prendersi di coraggio per attuare soluzioni importanti e ardue per l’economia italina, grazie

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