«Rifondare il PdL, più onestà e basta casting» «Il Monti bis? Preferisco la sconfitta»

I dirigenti rimettano il mandato ad Alfano. Primarie, Berlusconi non farà scherzi

L’intervista al Secolo XIX di Bruno Lugaro

«Ora primarie vere, Berlusconi non farà scherzi». L’ex ministro Giorgia Meloni è convinta che questa sia l’ultima occasione per rilanciare il Pdl e non esclude di giocare la partita in prima linea come esponente della “nuova destra”, erede dell’esperienza di An.

Onorevole, narrano di un ufficio di presidenza al calor bianco l’altro pomeriggio.

«Io preferisco guardare alla sostanza: e la sostanza del vertice sa qual è? Che Alfano alla fine ha fatto il segretario dettando la linea, vivaddio».

E la linea quale sarebbe?

«Primarie vere, come la sottoscritta chiede da tempo».

Siete disposti anche a correre il rischio di un flop, visti i tempi ristretti e la disaffezione del vostro elettorato?

«Non vedo rischi del genere, se sarà una competizione vera, di idee, di modelli e non di personalismi. Il popolo italiano, con il voto in Sicilia, ci ha impartito una lezione e posso garantire che l’abbiamo capita. E finita la stagione dei partiti di plastica, autoreferenziali, nei quali le decisioni vengono prese da non più di 7-8 persone. E finita la stagione dei casting televisivi…».

Per la verità non sembra che tutti la pensino come lei all’interno del partito. La Santanché ne farebbe volentieri a meno. E pure Berlusconi.

«Ma la decisione è presa. Ed io sono convinta che possano rappresentare un nuovo punto di partenza per il Pdl. Ci consentiranno di tornare a parlare di problemi concreti dell’Italia: dei non garantiti, della questione demografica, di una delle tassazioni più alte d’Europa che Monti ha aggravato. Dirò di più: io ho proposto le primarie anche per selezionare i parlamentari, nel malaugurato caso si tornasse a votare con le liste bloccate».

Le primarie come cura di tutti i mali: non le pare eccessivo?

«Non ho detto che siano sufficienti a guarire il Pdl. Il partito è da rifondare nei comportamenti e nei modelli. Oggi le parole d’ordine per noi devono diventare: merito, competenza, partecipazione e onestà. E un bel segnale sarebbe, a mio avviso, che tutti coloro che ricoprono incarichi dirigenziali apicali nel Pdl rimettessero il mandato nella mani del segretario, così da consentire ad Alfano una riorganizzazione complessiva».

Dopodiché, ci sara da individuare una linea politica chiara, ci pare: perché mezzo partito spinge per un Monti bis e l’ altra metà piuttosto si farebbe arrostire.

«Volevo arrivare proprio lì. Noi dobbiamo capire dove posizionare il Pdl. Io respingo fermamente l’idea di una legge elettorale che spiani la strada al Monti bis. Noi dobbiamo garantire davvero ai cittadini la possibilità di scegliersi il prossimo governo e difendere con i denti quella che è stata una nostra conquista: il bipolarismo».

Ma l’intesa raggiunta da Pdl e Udc non va nella direzione da lei auspicata.

«I giochi sono ancora aperti, per fortuna. Ed io voglio dire con chiarezza che è meglio perdere dignitosamente piuttosto che lavorare per l’ingovernabilità del paese. Oltretutto non mi sembra che i risultati fin qui conseguiti da Monti giustifichino la sospensione della democrazia per altri cinque anni. Abbiamo visto il rigore ma dell’equità nessuna traccia».

Facciamo finta che il giorno dopo che si è messo in moto il carrozzone delle primarie del centrodestra, Berlusconi se ne esca con una propria lista e un proprio candidato premier.
«Non lo farà: ha detto di non aver mai pensato ad un’ipotesi del genere ed io mi fido di lui».

Ma anche detto che potrebbe tirare fuori dal cilindro un dinosauro. Insomma, le sue cartucce vuole ancora spararle.

«Certo, lui è un uomo dalle mille risorse, ma mettere in campo un nome alternativo rispetto a quello che uscirà dalle primarie sarebbe per il Cavaliere come “sparare” contro la sua stessa storia».

Lei sarà candidata alle primarie? Lo auspicano in tanti.

«Contano i modelli e le idee, non le persone».

Non mi ha risposto.

«Spero che la parte più dinamica del Pdl promuova una candidatura».

Non lo esclude.

«Le ho risposto. Desidero che ciò che rappresento sia in campo, non mi interessa con quale volto».

Forse teme primarie “fasulle”?

«No, sono fiduciosa. Non credo che nessuno abbia interesse a mascherare da primarie un congresso di partito. Dobbiamo cercare la massima partecipazione».

Fini è tornato a bussare alla porta del Pdl dicendo, in sostanza, che senza Berlusconi esistono in presupposti per creare una grande aggregazione moderata. Ma pone come condizione la continuità dell’agenda Monti.

«Ecco, il presupposto su cui si basa la mossa di Fini è l’esatto contrario di quello che penso. Io voglio discontinuità rispetto a un’esperienza di governo che a conti fatti di buono ha prodotto sola la riforma delle pensioni».

L’intervista pubblicata dal Secolo XIX

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3 commenti

  1. Bene il no a Monti e a Fini (personalmente preferirei votare Grillo piuttosto che una lista in cui sia presente quell’essere). Ho fortissime perplessità sulle primarie. Mi sembra che due euro siano una presa in giro per gli iscritti, i militanti, i sostenitori che hanno messo sinoro attività e faccia per il partito e si ritrovano allo stesso livello di chi non ha mai fatto nulla e deciderà come loro con la spesa inconsistente di soli due euro. Credo che le persone contino per rappresentare delle idee e Lei può essere un ottimo segretario. Ma se vi presentate tutti voi oppositori del Monti bis e dell’inciucio con i comunisti e i moderati, se oltre a Lei correrà la Santanchè e la Biancofore, Galan e Crosetto, allora Alfano vincerà sicuro e porterà all’estinzione il partito nell’alleanza con Casini e forse Fini. Allora meglio il partito-lista privata di Berlusconi.

    • Vito il 12 Novembre 2012 alle 11:25
    • Rispondi

    Ottima intervista, complimenti. Come al solito chiara ed esplicita. Grande Giorgia Meloni. Condivido a pieno ogni parola che hai detto e la sottoscrivo. Sono d’accordo con te al 1000 per 1000. Sempre al tuo fianco. Uniti chi crede come te, sono sicuro che si riuscirà nell’intento e raggiungieremo l’obiettivo. Sempre con te. Grazie di esistere. Avanti così non fermiamoci. Ti adoro. Noi crediamo.
    Cordialmente un abbraccio
    Vito

    • antonello pilloni il 12 Novembre 2012 alle 14:29
    • Rispondi

    Splendido giorgia, è come pensavo, ci possiamo fidare di te! Ma devi essere più presente in giro, fatti conoscere di più dalla gente, ma non tramite questo schifo di tivù , ma tramite quei bei comizi a fianco alla gente, a trascinare gli italiani verso un idea di rinascita della nostra amata Italia. Grazie di averci ridato una speranza

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