Gli ex An e i criteri di composizione delle liste elettorali

Una polemica antipatica di queste ore mette alcune mie recenti considerazioni in contrapposizione con quelle di alcuni amici ex An, presenti nelle liste elettorali del Pdl e non solo. Vorrei chiarire il mio pensiero con queste poche righe, approfittando per estendere il ragionamento anche ai criteri con cui Fratelli d’Italia ha provveduto a comporre le sue di liste in vista delle prossime elezioni politiche.

Innanzitutto, vorrei, una volta di più, esprimere il mio disgusto per una legge elettorale che costringe i cittadini a votare il Parlamento nazionale a scatola chiusa. Una roba indegna, che si poteva correggere in un pomeriggio se le forze politiche avessero accettato di approvare la proposta di legge che ho depositato lo scorso maggio per introdurre le preferenze nell’attuale sistema. Non si è trovato il tempo, o meglio ancora le segreterie di partito non hanno voluto rinunciare all’enorme potere che il porcellum conferisce loro, consentendo di nominare, con criteri assolutamente discrezionali, mille persone che dovrebbero rappresentare il popolo italiano. Penso che chi ha  inventato il meccanismo delle liste bloccate, per i danni che ha prodotto, meriterebbe una class action.

Detto questo, ho preso atto – dalla lettura dei candidati del Popolo della Libertà e dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti politici come Landolfi, Urso, Ronchi, Berselli – della precisione quasi chirurgica con la quale il PdL ha falcidiato, nella composizione delle sue liste, coloro che vengono dalla storia della destra italiana. Ne ho preso atto e mi sono limitata a ribadire che Fratelli d’Italia intende rappresentare degnamente anche quella identità. Non già perché – come qualcuno ci accusa di voler fare – riteniamo di avere l’esclusiva di quella rappresentanza – ma perché intendiamo rappresentare un movimento di centrodestra nel quale tutte le identità possano avere il loro giusto e dignitoso riconoscimento. Cosa che, evidentemente, non intende fare il PdL.

Ho letto dichiarazioni stizzite di risposta a queste mie banali considerazioni. Ma è un dato di fatto che nelle fila del partito di Alfano verranno eletti pochissimi ex An.

E ciò che sconcerta non è solamente che non si sia trovato spazio per tante persone capaci, oneste e preparate, con una lunga militanza alle loro spalle, ma che a queste si siano preferite new entry del calibro di Razzi e Scilipoti, Franco Carraro, l’immancabile meteorina e via discorrendo, per non parlare di tanti dei nomi confermati, così privi di radicamento sul territorio da essere catapultati a centinaia di km di distanza dalle città di residenza. Non discuto sulla libertà del pdl di candidare siffatti statisti, ma credo sia legittimo interrogarsi sul perchè ciò debba accadere a esclusivo discapito di una precisa rappresentanza politica, che ha contribuito a fondare quel partito. E  sinceramente mi stupisce che a porre lo stesso questito ai vertici del PdL non siano coloro che nel PdL hanno scelto di restare, ritenendo quello il luogo migliore per rappresentare certe idee.  Mi stupisce che piuttosto si preferisca accusare chi, come la sottoscritta o gli altri fondatori di Fratelli d’Italia, per essere coerente con le proprie battaglie non ha esitato a mettere in gioco tutto, compresa la propria eventuale rielezione.

Già diversi anni fa ho fatto una scelta da cui non intendo tornare indietro: quella di partecipare alla costruzione di un grande partito di centrodestra. Nel quale poter far convivere con dignità e fierezza anche le ragioni della destra italiana. La legalità, il radicamento, il merito.

Ora, anche per difendere quelle ragioni è nato Fratelli d’Italia. Intendo rivendicarlo. Non per togliere consenso agli altri partiti della coalizione, obiettivo che non avrebbe senso perseguire, ma per dare una casa a tutti quelli che hanno finito per vergognarsi a essere di centrodestra.

Voglio rivendicare che c’è un movimento di centrodestra che nella composizione delle liste ha privilegiato il merito di chi ha ottenuto consenso nell’attività politica della propria città o nella propria professione. Che non bada all’aspetto fisico dei candidati, e che non ha avuto bisogno di guardare i sondaggi per stabilire se una persona con un mandato d’arresto per attività camorristica dovesse stare nelle sue liste.

Voglio rivendicarlo e lo farò. E tanti di quelli che fanno dichiarazioni per difendere l’indifendibile, in cuor loro, sanno che ho ragione.

                                                                        Giorgia Meloni

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6 commenti

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  1. D’accordo su tutto. Purtroppo “la porcata” a più di qualcuno evidentemente andava e va ancora bene.
    In quanto cittadino sarebbe equo sapere chi mi rappresenta in Parlamento.
    Per il resto è necessario raggiungere il 4% per i seggi. Si può fare?
    Si, senzapaura! Vi aspetto anche in Veneto!!

  2. Che dire?
    Ragionamento in perfetta sintonia con il programma che da anni ha visto i vari registi Meloni,Rampelli,Marsilio & co in prima linea.
    Ora finalmente una comunità autonoma per continuare e per ampliare il programma.
    Due suggerimenti:
    Spiegare in parole semplici ed esempi alla gente la Costituzione e il contrasto con certi accadimenti come ad esempio governi “tecnici” che per incanto divengono politici per eccellenza.
    Ragionare su una sorta di patente a punti per gli amministratori pubblici in base ai risultati di gestione del patrimonio pubblico;con bonus economico in base ai risultati raggiunti e punteggio finale in base ai risultati dell’operato.

    Grazie per aver fatto tornare la voglia di votare.

    Davide Del Bello

    • mgiraudo il 24 Gennaio 2013 alle 13:08
    • Rispondi

    sono un ex-votante del PDL e da questo profondamente deluso.
    Apprezzo la posizione politica di Fratelli d’Italia che mi permette di continuare ad avere una rappresentanza nel centro-destra diverso da quello portato avanti da Berlusconi ed Alfano.
    Ho pertanto deciso di votare Fratelli D’Italia e mi piacerebbe che il partito avesse un sito che incoraggiasse lo scambio di opinioni tra simpatizzanti e direzione dello stesso.
    Vi sollecito pertanto di migliorare quanto prima la fruibilità del vostro sito che attualmente presenta una lentezza esasperante.

    • ANGELO PERUZZINI il 24 Gennaio 2013 alle 14:06
    • Rispondi

    Cara GIORGIA, sempre d’accordo con te ,ma questa volta no. Il tuo disappunto che tu giustamente provi oggi per la esclusione dalle liste del PDL di alcuni esponenti ex.AN , è FORSE INFERIORE A QUELLA PROVATA DA ME QUANDO PERSONE STIMATISSIME COME RONCHI ED URSO hanno contribuito a distruggere la maggioranza di governo per seguire FINI, con le conseguenze che tutti sappiamo. Il loro ripensamento tardivo non è servito a ristabilire l’equilibrio perduto. CERTAMENTE E’ UN PECCATO ED UNA PERDITA IL NON AVERE IN PARLAMENTO UOMINI DI QUESTA CARATURA, TUTTAVIA LA COERENZA CON IL VOTO ELETTORALE NON PUO’ MAI ESSERE TRADITA e perché i cosiddetti VOLTAGABBANA sono la causa e motivo di instabilità governativa.

    • silvano il 24 Gennaio 2013 alle 14:38
    • Rispondi

    Va bene la fedeltà alle proprie origini, ma ora cambia marcia e pensa il futuro, che non è con questa destra berlusconiana, ma con una nuova destra europea che fatica a nascere, ma di cui Tu potresti essere, insieme a quelli che condividono le Tue idee, ispiratrice e realizzatrice in Italia. Non è poco, ma qualcuno deve pur avere il coraggio di proporsi….

    • luca storoni il 24 Gennaio 2013 alle 16:35
    • Rispondi

    E brava Giorgia. L’unica cosa che non riesco a capire fino in fondo e come potrai vedere riconosciute le tue istanze fino a quando avrai a che fare con un capo coalizione che detta l’agenda in base agli umori giornalieri. Noi abbiamo visto riconosciute le nostre con le primarie, ben rappresentate da Renzi, da un buon 40% del nostro elettorato, oggi però abbiamo scelto la lealtà nel partito (io e molti del nostro comitato non siamo comunque iscritti al PD). Sono proprio curioso di vedere quale delle due posizioni verrà premiata dall’elettorato. Auguri e Buon Lavoro. Luca

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