Lavoro: Aprire contenzioso tra generazioni

«Aprire un contenzioso tra le generazioni. Non si tratta di chiedere conto a padri e nonni per lo squilibrio che è stato generato, ma di chiedere a chi ne ha approfittato di contribuire a rimettere le cose a posto. Ogni bambino italiano nasce con 40.000 euro di debito perché le generazioni precedenti hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità, scaricando i costi sui più giovani. Non possiamo semplicemente dire “va bene, è andata così”, anche perché privilegi e disuguaglianze insopportabili esistono ancora oggi. Penso alle pensioni d’oro, o al fatto che una parte del mercato del lavoro gode di tutte le garanzie mentre l’altra parte deve sopportare il peso della flessibilità, che in Italia si traduce in precarietà. E’ giusto porsi il problema della portata dei diritti acquisiti quando ne comprimono altri: chi ha sottratto diritti per ottenere privilegi deve restituirli, perché occorre un riequilibrio fra le generazioni. Lo Stato restituisca ai suoi figli quello che gli ha tolto».

È quanto ha dichiarato oggi alla Camera Giorgia Meloni, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, nel corso del suo intervento su una mozione sulla disoccupazione giovanile, presentata da FdI, Pd, M5s, Sel, Scelta Civica e Pdl.

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1 commento

  1. Ho cinquant’anni e sono perfettamente d’accordo con la necessita’ di riequilibrare la distanza tra generazioni, quando queste sono frutto di privilegi a danno dei giovani. E’ giusto mettere in discussione il “dogma” dei diritti acquisiti, se il valore degli stessi non puo’ essere garantito a tutti! Ma non servono proclami, o buone intenzioni, perche’ gli interessi in gioco sono alti, e chi decide e lo stesso che ne andra’ a beneficiare. Se la Meloni intende portare avanti questa battaglia, indicesse un referendum. Io saro’ il secondo a votare. Dopo di lei.

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