Marò, Meloni a De Mistura: Battere i pugni sul tavolo, è nostro diritto giudicarli in Italia

«Non interessa a nessuno se i marò sono in prigione oppure sono all’ambasciata o in una casa privata; se mangiano italiano o indiano. Latorre e Girone sono detenuti in India da dove non si possono muovere, in piena violazione del diritto internazionale. La domanda che tutti gli italiani continuano a farsi è perché non facciamo valere le nostre ragioni e non cerchiamo di battere i pugni sul tavolo per rivendicare quello che è un nostro diritto: giudicare i nostri militari in territorio italiano».

È quanto ha risposto il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a Staffan De Mistura, inviato del governo per il caso Marò, nel corso di un confronto su Tgcom24.

«Fratelli d’Italia non poteva essere d’accordo con la risposta che ha fornito il presidente del Consiglio Letta nel corso del question time, che è arrivato in Aula facendo un po’ “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Non ci interessa sapere quanto dura il procedimento in India: quel procedimento non può svolgersi lì secondo le regole di diritto internazionale. Avremmo dovuto far valere questo principio 17 mesi fa, come avrebbe fatto qualunque Nazione degna di questo nome, invece abbiamo atteso, subendo ogni genere di sopruso da parte dell’India. Ho chiesto a Enrico Letta e chiedo ancora oggi all’Italia intera che cos’altro dobbiamo sopportare per vedere un minimo sussulto di dignità. E se il polso che tiene gli armamenti delle nostre Forze Armate è cosi debole è inutile spendere miliardi per gli F35. Equivale a mettere una potentissima armatura a Scooby Doo», ha spiegato Meloni.

«Credo che vadano fatte alcune cose con chiarezza: che vada richiamato in Italia l’ambasciatore a Nuova Delhi e che vada rispedito indietro l’ambasciatore indiano. E che vadano coinvolte le organizzazioni internazionali delle quali noi facciamo parte. Ci vuole il coinvolgimento dell’Unione europea e ci vuole il coinvolgimento della Nato. Invece abbiamo un governo che sta li a guardare in cui c’è un presidente del Consiglio, un ministro degli Esteri, un ministro della Difesa che si sono ben guardati dall’andare in India ad affrontare personalmente la vicenda e che continuano a tenerci la stessa persona che lo seguiva per il governo Monti, che ci ha fatto fare una delle peggiori figure diplomatiche dalla nascita dello Stato Italiano», ha concluso Giorgia Meloni.

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1 commento

    • Renato Isidori il 13 Luglio 2013 alle 12:50
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    Ritiriamo i ns soldati in Afganistan se la NATO e l’ ONU non garantiscono la incolumita ‘ dei ns soldati in missioni internazionali; non ci puo’ essere collabOrazione a senso unico. Grazie Giorgia

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