Meloni a Il Tempo: "Bene il richiamo ad An ma no a faide e correnti. Il Cav e Alfano rinsaviscano, il centrodestra siamo noi"

“Le nostre primarie sono state la risposta alle liste bloccate dell’Italicum e al terzo governo calato dall’alto”.

L’intervista a Il Tempo di Carlantonio Solimene.

“Mi piace pensarci come il ‘premio Bancarella’ della politica”. Questa me la deve spiegare. “Esiste il premio della critica, e lo vince il libro che tutti dicono che deve essere letto. E poi c’è il premio Bancarella, quello che va all’opera che non è sponsorizzata da nessuno e che si afferma semplicemente grazie al passaparola. Perché è la più bella”.

Nelle parole di Giorgia Meloni risuona tutto l’orgoglio per lo straordinario risultato delle primarie di FdI-An. E la voglia di proseguire su questa strada per riportare definitivamente gli elettori al centro della scena.

Onorevole Meloni, è sorpresa del risultato delle primarie? “Tanto. Non si possono sottovalutare 250 mila votati per una consultazione organizzata da una forza che i sondaggi danno al 3%. Il tutto ottenuto nel totale oscuramento dei mezzi di informazione, fatta eccezione per Il Tempo. Basti pensare che Renzi è stato votato da meno di due milioni di persone nonostante l’apparato del Pd e alle “parlamentarie” di Grillo hanno votato in 20 mila. E stiamo parlando di una forza che vale il 25%”.

Come si spiega il successo? “C’è una grandissima voglia di partecipazione. Non è vero che gli elettori del centrodestra sono disposti a farsi passare tutte le decisioni sopra la testa. E credo che ci sia stata anche una risposta a una legge elettorale che conferma le liste bloccate e all’ennesimo governo senza legittimazione popolare”.

Quale risultato l’ha sorpresa di più? “Senza dubbio gli oltre 70 elettori su cento che ci chiedono di rimettere in discussione l’adesione all’euro. E il plebiscito sulla necessità delle primarie per individuare il leader del centrodestra”.

Non temete di esservi messi in un vicolo cieco? Se da Forza Italia continueranno a dire no l’alleanza sarà compromessa… “Le alleanze si devono fare sulla base di qualcosa. Io credo che sia interesse di tutto il centrodestra dare la possibilità a ciascuna anima di rappresentare al meglio il proprio valore aggiunto. Non vedo motivo per opporsi, sono più ottimista di quanto possa sembrare. E, comunque, le coalizioni sono come i matrimoni, si fanno per amore e non certo per interesse”.

E cosa ci vuole per far scoppiare di nuovo l’amore tra voi e il centrodestra? “Bisognerebbe difendere le stesse idee. E purtroppo non posso che registrare che, da Alfano a Forza Italia, negli ultimi anni sono stati votati provvedimenti dei governi Monti e Letta lontanissimi dai nostri ideali. Penso al decreto che ha svenduto Bankitalia, ai soldi destinati all’accoglienza degli immigrati svuotando il fondo per le vittime della mafia, allo svuotacarceri. Noi siamo sempre rimasti coerentemente nel centrodestra, ora sono gli altri che devono farci sapere se vogliono tornare…”.

Le piace il simbolo che ha vinto? “Graficamente non era il mio preferito. Ma credo sia significativo aver scelto un logo che riconosce uguale dignità a entrambe le tradizioni che si sono unite”. I centristi si sentiranno a casa anche con il simbolo di An? “Chi conosce An sa, partendo da destra, che nacque per dialogare con le altre forze. Era un partito “polo” che voleva prendere il meglio anche da altre tradizioni. E comunque, c’è anche il simbolo di Fratelli d’Italia a garantire ospitalità a tutti. Pensi a Crosetto: non viene dalla destra ma è comunque al nostro fianco dall’inizio dell’avventura”.

Qual è l’errore di An da non ripetere? “Le correnti. La tendenza a combattersi all’interno piuttosto che all’esterno”. Il percorso unitario con Storace avrà buon fine? “Purtroppo non sempre abbiamo avuto le risposte sperate. Sono un po’ in difficoltà quando qualcuno mi dice che o si fa a modo suo o salta tutto. Continueremo a provarci. Poi, alla fine del percorso, si capirà quali erano le vere intenzioni di tutti”.

Qual è l’obiettivo alle Europee? “Non mi fisso soglie numeriche. Spero solo di continuare a crescere come è accaduto finora in tutte le elezioni a cui abbiamo partecipato”. Anche “rubando” voti all’universo grillino? “C’è tanta gente tra loro, vicina alle nostre idee, che ha capito tutti i limiti di quel movimento. Noi, con 9 deputati, abbiamo ottenuto più dei loro 150 parlamentari. Grillo vuole solo distruggere”.

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2 commenti

    • Tommaso il 28 Febbraio 2014 alle 16:35
    • Rispondi

    Giorgia,
    sei forte, ma per far qualcosa di forte e di valido devi allearti al M5S
    Non devi ottenere nulla adesso. Li dobbiamo spazzare via tutti. Azzerare tutto e ripartire!
    Non puoi allearti alla partitocrazia!
    Tommaso

    • Giuseppe il 28 Febbraio 2014 alle 18:23
    • Rispondi

    Bellissima intervista On. Giorgia Meloni … Continuiamo così.

    AVANTI A TESTA ALTA – I risultati arriveranno presto!!! 😉

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