L’immigrazione non è un diritto

Per far fronte all’allarme immigrazione non basta di certo la vaga dichiarazione di intenti illustrata oggi dal ministro Alfano a nome del governo Renzi ma servono contromisure imponenti e un cambio di rotta. Tre le proposte di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

La prima: chiarire con leggi adeguate che l’immigrazione non è un diritto ma è un contratto tra il cittadino straniero e lo Stato italiano. A fronte di una serie di diritti, l’Italia deve pretendere dall’immigrato il rispetto delle nostre leggi e della nostra cultura e che possa soggiornare solo se provvisto di un regolare permesso di soggiorno e di un contratto di lavoro che attesti che è in grado di provvedere alla propria sussistenza.

La seconda: intervenire in sede Ue per cambiare il regolamento Dublino 3 sui richiedenti asilo, che oggi scarica interamente questo problema sulle spalle delle Nazioni di frontiera. L’Italia deve chiedere che i richiedenti asilo, a prescindere dallo Stato di arrivo, siano distribuiti equamente tra tutti e 28 gli Stati membri e che i costi del loro mantenimento siano a carico dell’Ue e non dello Stato ospitante.

La terza: l’Italia pretenda dall’Europa la “clausola della Nazione più esposta”: visto che siamo una Nazione di frontiera, sia previsto che l’Italia applichi automaticamente la normativa più restrittiva tra quelle in vigore nell’Unione Europea. Perché mentre in Italia si allargano le maglie dell’immigrazione, le altre Nazioni europee applicano leggi sempre più severe. A cominciare dalla Germania che si accinge ad approvare una norma per espellere dai suoi confini i cittadini anche europei privi di lavoro da più di sei mesi.

Queste le nostre proposte che si sono rese urgenti soprattutto dopo la folle abolizione del reato di clandestinità sostenuta dalla maggioranza e da Ncd, insieme a Forza Italia e M5S. Lanciare il segnale che le porte dell’Italia sono aperte a chiunque, senza bisogno di permesso di soggiorno o contratto di lavoro è stato un clamoroso errore. Basta demagogia, basta ipocrisia: l’Italia intervenga e corregga queste storture approfittando del semestre di presidenza Ue.

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3 commenti

    • laura il 21 Aprile 2014 alle 16:00
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    Mi sembrano proposte molto sensate. Anche l’Irlanda sta prendendo provvedimenti restrittivi riguardo gli immigrati comunitari. Non ci può’ obbligare nessuno a tenerci genti senza visto, senza lavoro/dimora e mezzi di sostentamento. Le nostre strade sono pieni di irregolari senza fissa dimora e con precedenti penali. Occorre rimpatriare questi e quelli che arrivano e non hanno diritto all’asilo (che sono la maggioranza). Non si potranno respingere in alto mare, ma occorre non farceli arrivare in alto mare. Non si diano all’Europa colpe che ha l”italia. Chi ha eliminato il reato di immigrazione clandestina? Chi ha istituito l’operazione scellerata mare nostrum e per di più’, alla velocità’ del suono, fregandosene di quello che pensano gli Italiani e di come vogliono che vengano spesi i loro soldi. SIAMO ALLA FOLLIA PURA. La Sicilia e’ molto vicina al collasso e può’ succedere di tutto. STIANO ATTENTI RENZI E ALFANO> LA MISURA E’ STRACOLMA!!!

  1. E’ ora di finirla di riempire l’Italia di personaggi irrispettosi, maleducati, pretenziosi che vantano diritti che non hanno senza pensare che esistono anche i doveri, dobbiamo reagire e rimediare per far guarire l’Italia da questa emorraggia di denaro che, a giudicare dalle previsioni di arrivo, continuerà ad allargarsi, bisogna far capire a tutti loro, ma anche agli europei, rumeni in primis, che l’Italia non va presa per il paese dei regali e dei furbetti, ma per il paese serio che è, o che dovrebbe essere, e se si viene qua lo si fa per lavorare e per vivere secondo le leggi che la governano, che ci si deve adattare per integrarsi non che si deve obbligare gli ospiti ad adattarsi ai propri usi, costumi, leggi e tradizioni, si è in casa di altri e si devono seguire le regole di quella casa non imporre quelle della propria.

    • mario il 25 Maggio 2014 alle 12:33
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    sono del parere che si debba aggiungere la seguente quarta proposta: “i barconi degli scafisti con a bordo i clandestini che intendono arrivare in europa, devono essere respinti in alto mare per non farli entrare nelle acque territoriali, ovvero nel mare NOSTRUM”.

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