Esclusione da summit su crisi è ennesima umiliazione internazionale per Italia

Ancora un’umiliazione inflitta all’Italia: non si è mai visto che la Nazione che detiene la presidenza di turno dell’Ue sia esclusa dai vertici internazionali che riguardano l’Europa come accaduto con il summit sulla crisi Ucraina, al quale hanno partecipato solo i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Ucraina e Russia. L’Italia purtroppo sta ancora pagando le conseguenze di quando si è consentito, per infimi interessi di parte, di rimuovere il governo di centrodestra legittimamente scelto dal popolo e di commissariare la nostra Nazione con Esecutivi subalterni a Bruxelles e alle cancellerie europee. Il segnale che l’Italia ha dato nel 2011 è quello di uno Stato a sovranità limitata e che non ha la dignità di partecipare pienamente ai tavoli internazionali. E a livello internazionale il governo Renzi, che viene visto come la naturale prosecuzione degli esecutivi Monti e Letta, è irrilevante da ogni punto di vista.

Non si tratta purtroppo solo di questioni di principio e dignità nazionale ma di temi che toccano direttamente la nostra economia e la vita quotidiana degli italiani: le sanzioni nei confronti della Russia, infatti, colpiscono pesantemente le nostre esportazioni, in modo particolare quelle del settore agroalimentare e avranno durissime ripercussioni sull’approvvigionamento energetico. Tutto questo in un contesto nel quale non è stata affrontata con la necessaria attenzione l’intera questione Ucraina e in cui è stata troppo velocemente accantonata la storica posizione di dialogo privilegiato che l’Italia aveva nei confronti di Mosca.

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2 commenti

    • walter gallo il 22 Agosto 2014 alle 11:54
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    hai ragione , putroppo. Riesco ancora a stupirmi della cecità degli italiani.

    • walter gallo il 22 Agosto 2014 alle 11:59
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    Io sono del 62…ai tempi delle superiori , anni di piombo, io frequentavo l’itis di Sesto San Giovanni, la stalingrado d’Italia…pensa eravamo quattro gatti simpatizzanti del MSI e gravitavamo attorno al Fronte della Gioventù…i discorsi di Almirante, le cariche dei celerini, le botte coi cinesi…eppoi, il predominio culturale della sinistra , fino ad oggi…che tristezza.

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