Il mio editoriale su «Il Tempo» sui marò: «La strategia del nulla»

Un giorno nero per l’Italia. L’India ha respinto l’istanza di Salvatore Girone di trascorrere a casa il Natale, nonostante i figli soffrano di disturbo post-traumatico a causa della sua lunga assenza, e ha concesso a Massimiliano Latorre solo tre giorni di proroga per curarsi in Italia dopo l’ictus.

Questa è la prova di quali siano i termini del famoso “dialogo costruttivo e rispettoso” con l’India perseguito dai governi Monti, Letta e Renzi: farsi deridere da Nuova Delhi mentre l’Unione Europea, la Nato e l’Onu fanno finta di niente. Il tutto mentre Renzi guida il semestre di presidenza europeo e la Mogherini siede sulla poltrona di Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue.

Per risolvere la vicenda l’Italia avrebbe dovuto coinvolgere subito le organizzazioni internazionali di cui fa parte e pretendere da loro una posizione netta. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale lo aveva chiesto fin dall’inizio. L’Italia, invece, non ha neppure avviato il processo di internazionalizzazione del caso. Finora l’unica cosa che questi Esecutivi hanno fatto è stata distribuire soldi e mazzette, come successo col risarcimento alle famiglie dei pescatori e con i milioni di euro pagati agli avvocati indiani.

Renzi chieda immediatamente la convocazione del Consiglio della Nato e dica che se i due marò non torneranno subito a casa l’Italia ritirerà tutti i suoi contingenti militari dalle missioni internazionali. E se non avrà il coraggio di farlo, si proponga al posto di Latorre e Girone, perché non abbiamo bisogno dell’ennesimo Presidente del Consiglio eunuco, come lo sono stati Monti e Letta. Il momento dei “toni bassi” è finito. I marò devono tornare a casa: in gioco non c’è solo la loro vita ma la dignità dell’Italia intera.

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5 commenti

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    • Vittorio Donati il 17 Dicembre 2014 alle 17:18
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    Buono l’articolo, suggerirei a tutta la stampa di destra di non lasciare un giorno senza riempire pagine di articoli relativi alla vicenda, con commenti negativi sulla nazione indiana e boicottaggio di tutto ciò che può produrre quella nazione e non ultimo porre limiti alla circolazione in Italia dei suoi oriundi. Fiato sul collo ai nostri governanti per sollecitare duri interventi in tutte le sedi internazionali.

    • Luigi Pintus il 18 Dicembre 2014 alle 09:44
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    Condivido l’ articolo e gli scopi da raggiungere, tuttavia più passa il tempo e più mi rendo conto che questa dei Marò è una battaglia persa. Inoltre mi rendo anche conto che oramai l’ opinione pubblica si sta rassegnando e il clima del potere politico in Italia è sotto lo ZERO. L’ esasperazione degli italiani su tutti i fronti dalla giustizia alla disoccupazione, dall’ arroganza alla corruzione è tale che buona parte dei miei concittadini ci vergogniamo di far parte di questa masnada di cialtroni.

  1. tutto vero.se io fossi napolitano o renzi,andrei a nuova delhi e non ripartirei più fino a che ,con me non salgono sull’aereo anche i due soldati.come fare un recupero credito.senza soldi non si esce.come fare una rapina in banca.senza soldi non si esce.ma chisti i cugghiuni non li hanno.proposta:fallo tu..

    • giovanni il 5 Gennaio 2015 alle 17:26
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    purtroppo per noi italiano, in politica estera siamo considerati meno di zero grazie a questi ultimi governi che si sono succeduti. Qualunque cosa ci chiedano, siamo pronti a partire mentre se chiediamo qualcosa noi non ci filano mai. Bella storia!!!

    • Franco il 9 Gennaio 2015 alle 20:10
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    Ritirate immediatamente tutti i militari all’estero.
    Controlli fiscali a tutte le aziende indiane in Italia. Ritiro della rappresentanza consolare in India e allontanamento e chiusura della sede diplomatica indiana in Italia. Chiusura dei trattati con l’India e se non basta usciamo pure dalla nato e dall’Europa. Finché non capiremo che due soldati italiani valgono più degli interessi commerciali non possiamo definirci una nazione.
    Comunque il fatto ci fa capire quanto poco vale l’Italia in campo internazionale.
    Per quanto riguarda napoletano non ho parole. Figurati se quello va in India… Erano tutti e due in Italia e li ha fatti tornare in India. Una vera vergogna. Speriamo che se ne vada il prima possibile.

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