Ignobile la polemica sul logo Expo a convegno sulla famiglia. Siamo ben oltre la censura, è dittatura

È ignobile la polemica sul patrocinio di Expo 2015 a un convegno sulla famiglia tradizionale. Tacciare di omofobia un’istituzione che concede il suo logo ad un’iniziativa che tratta di un’istituzione fondamentale della nostra società riconosciuta dalla Costituzione significa essere ben oltre la censura: questa è dittatura.

È evidente che siamo di fronte ad un gravissimo problema di negazione della libertà di pensiero e dei valori fondanti della nostra democrazia e al vergognoso tentativo di imporre nella società italiana un pensiero unico dominante.

Condividi

3 commenti

    • gigi rizzi il 9 Gennaio 2015 alle 17:54
    • Rispondi

    il concetto tradizionale di famiglia non prevedeva neanche l’esistenza di famiglie con genitori divorziati, il concetto di famiglia nella mia tradizione di famiglia vedeva la donna impegnata solo nei lavori domestici… la società si evolve signora Meloni, ed il fatto che per esaltare un tipo di famiglia si voglia negare l’esistenza di altre forme di nuclei affettivi è una visione solo parziale della società. Non vedo proprio perchè dovrebbe utilizzare un logo che nulla ha a che vedere con questo discorso. saluti

    • Maria il 10 Gennaio 2015 alle 18:00
    • Rispondi

    Il problema sono gli ospiti di quel convegno. Alcuni di quegli ospiti sono degli estremisti che promuovono idee che minacciano la società italiana che si basa sul rispetto e la solidarietà. Gli italiani e le italiane omosessuali sono cittadini come gli altri e sono tutti membri di una famiglia.

  1. Ingobile è chiamare “convegno sulla famiglia tradizionale” un evento che in realtà non presenta la Famuglia Tradizionale nelle sue bellezze anche perché è già la modalità più in uso in società, almeno in quelle italiane, dove tra l’altro si compiono la maggior parte delle violenze, ma è in realtà un evento Contro le coppie non Etero, quindi Omofoba.
    Cosa ci sia di così shockante non capisco.

Rispondi