Meloni a Bari: «Boicottare i prodotti della Francia»

L’articolo de «La Gazzetta del Mezzogiorno»

«L’Imu agricola va abolita: è una tassa vergognosa e ingiusta che colpisce chi produce»

BARI. «Sopravviveremo senza una Vuitton». Lo ha detto a Bari, a margine di un incontro, il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha proposto di boicottare i prodotti francesi in risposta alla decisione della Francia di non importare i prodotti vegetali dalla Puglia alle prese con la Xylella, il batterio che ha infestato gli ulivi.

«Penso – ha aggiunto – che si debba rispondere con la stessa moneta. Se la Francia, in maniera abbastanza cieca, boicotta i prodotti pugliesi perché qui si sta affrontando un problema, credo che con la stessa determinazione si debba dire che i pugliesi e gli italiani solidali con la Puglia debbano boicottare i prodotti francesi».

Inoltre, ricordando la visita del ministro dell’Agricoltura a Bari e Lecce, proprio per il caso Xylella, Meloni ha sollecitato i giornalisti a «chiedere al ministro Martina come mai non sono ancora stati previsti risarcimenti per gli agricoltori colpiti da questo fenomeno».

Infine, Meloni ha chiesto se non sia lecito il «sospetto che qualcuno, approfittando della Xylella, voglia favorire le produzioni di oltre confine a discapito di quelle dei produttori pugliesi». Per quanto riguarda l’Imu agricola, Meloni annuncia che «Fratelli d’Italia presenta oggi qui in Puglia la propria proposta per la abolizione dell’Imu sui terreni agricoli».

Per Meloni si tratta di «una tassa vergognosa e ingiusta, che colpisce le persone che vogliono produrre, e chi in Italia rappresenta l’eccellenza come gli agricoltori per fare come al solito gli interessi della grande finanza». «Per noi l’Imu sui terreni agricoli va abolita – ha proseguito – e la copertura si può trovare tassando le società delle slot machine».

Meloni ha infine rilevato che «è ridicolo il gettito che si ricava dall’Imu: 300 milioni contro gli 830 miliardi di spesa pubblica che potrebbe essere tagliata». «Renzi – ha concluso – non prenda i soldi per gli 80 euro» in busta paga «dagli agricoltori che producono ricchezza nel nostro Paese».

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