Dieci proposte per Renzi sul conflitto di interessi

La nuova priorità del Governo Renzi è la legge sul conflitto di interessi. Traduco: l’Esecutivo fa qualsiasi cosa pur di non occuparsi dei problemi reali degli italiani. Ma se proprio vogliono fare questa legge, Fratelli d’Italia ha dei contributi da dare:

1. Non è consentito a un sindaco nominare in aziende comunali un amico che gli ha pagato per anni l’affitto di casa; 2. L’azienda di famiglia di un sindaco non può prendere prestiti tramite fondi di garanzia garantiti da strutture pubbliche collegate con il sindaco stesso e non le è consentito non restituire il prestito. 3. Non è consentito a un presidente di provincia farsi pagare dallo Stato i contributi previdenziali di un contratto fatto con la propria azienda di famiglia e firmato pochi giorni prima la propria nomina. 4. Non è consentito mettere a capo del ministero che vigila sul patrimonio cooperativo chi è stato a capo del mondo cooperativo. 5. Non è consentito ai ministri fare provvedimenti che agevolino le banche dove lavorano i propri familiari. 6. Non è consentito affidare lo sviluppo economico della Nazione a chi possiede colossi aziendali che lavorano con realtà industriali pubbliche. 7. Non è consentito dare in affidamento diretto la gestione della ristorazione ai finanziatori del premier in eventi pagati con soldi pubblici. 8. Non è consentito fare condoni miliardari a società che finanziano membri del Governo o fondazioni politiche a questi collegate. 9. Non è consentito al premier nominare nei Consigli di amministrazione delle grandi aziende pubbliche i membri e i sostenitori della fondazione con la quale raccoglie i fondi per le sue campagne elettorali. 10. Non è consentito proporre alla nomina di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana i finanzieri amici e sponsor del premier, a maggior ragione quando le loro attività dovessero avere sede in un paradiso fiscale.

Questi sono solo i primi contributi che Fratelli d’Italia darà alla legge sul conflitto di interessi. Ma la lista di emendamenti sarà molto, molto più lunga.

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3 commenti

  1. Io aggiungerei anche di non mettere i propri familiari dentro aziende con le quali si hanno avuto rapporti di lavoro.
    Comunque concordo con tutti i punti,e se le va si iscriva al mio sito http://www.ilforumditutti.net/forum

    • Monica Marini il 9 Maggio 2015 alle 18:41
    • Rispondi

    Alla faccia del nuovo che avanza.
    Il decisionismo ed il fare, sembrano applicati soltanto
    su amicizie ed interessi personali.
    Quando, mi chiedo quando, si occupera’ di questa Italia in agonia economica?

    • Laura il 12 Maggio 2015 alle 16:10
    • Rispondi

    Mi chiedo se sia vero – e in tal caso se non si configuri un reato di corruzione – che dopo la condanna di Renzi del 5 Agosto 2011 per danno erariale, sia successo quanto segue:
    il 4 febbraio 2015 il giudice Colella assolve Renzi in appello.
    il 10 febbraio 2015 un decreto del governo Renzi nomina il suddetto giudice Colella alla carica di Procuratore Generale della Corte dei Conti.

    Se fosse vero, io sfortunatamente non saprei come verificarlo, penso che:
    1 – Un reato di corruzione è pressoché evidente. La nomina è nella migliore delle ipotesi inopportuna.
    2 – Immagino cosa sarebbe successo se fosse successa sotto Berlusconi una cosa del genere. Avremmo avuto rivolte di piazza.

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