UNAR: Meloni scrive al presidente Mattarella

A seguito della missiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per sottoporre il caso alla sua attenzione. Ecco il testo integrale della lettera “Illustrissimo Signor Presidente, mi permetto di sottoporLe, anche se ritengo sia già di Sua conoscenza, la incredibile vicenda che mi ha visto protagonista nei giorni scorsi, quando mi è stata recapitata una lettera di censura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, per le opinioni da me espresse in tema di immigrazione. Una missiva formale, che si conclude con queste parole: “Si coglie l’occasione per chiedere di voler considerare per il futuro, l’opportunità di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore”. In sostanza, Signor Presidente, scopro che esisterebbe un Ufficio del Governo capitanato da un burocrate di Stato, consigliere Marco De Giorgi,  che si arroga il diritto di sindacare – ed eventualmente censurare – le opinioni espresse delle persone, parlamentari compresi. Ne rimango scioccata.

Ricordo i principi della nostra Costituzione la quale, non solo attraverso l’articolo 21 stabilisce che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ma sancisce per i parlamentari, con l’articolo 68, il principio per cui “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni”. Poiché non mi risulta che questi articoli siano stati stravolti dalle (da me non condivise) riforme in discussione, mi sento di far notare che ciò che è capitato avviene in spregio totale della nostra Carta Costituzionale.
Se un parlamentare liberamente eletto può essere censurato da un burocrate nominato dal Governo (tra l’altro non eletto da nessuno), Signor Presidente, ci troviamo di fronte a una anomalia che credo non sfugga ai più.
Se lo riterrà opportuno, vorrei dunque avere l’occasione di incontrarLa per avere da Lei lumi su come sia corretto comportarsi di fronte a questa palese inosservanza di ogni principio di libertà di espressione sancito dalla nostra Costituzione, della quale Ella è sommo garante.
Certa che la Sua sensibilità istituzionale e politica non La lasceranno indifferente dinanzi a questo episodio, La saluto rivolgendoLe i più alti sensi della mia stima.

On. Giorgia Meloni”

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15 commenti

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    • Anna il 3 Settembre 2015 alle 08:31
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    Sono assolutamente d’accordo con lei onorevole Giorgia Meloni. E resto allibita su come sia possibile che un ufficio governativo venga lasciato nelle mani di chi ha già fatto tanti danni. Ma dov’è il Presidente Renzi?

    • robin hood il 3 Settembre 2015 alle 09:27
    • Rispondi

    Dottoressa Meloni, quando si accetta un governo abusivo, c’è da aspettarsi ogni genere di abuso. Si dovrebbe chiedere la nullità di ogni atto commesso da un governo abusivo e non legittimato.

    • LUCIANO il 3 Settembre 2015 alle 10:41
    • Rispondi

    Ben fatto brava.

    • Liliana Gandolfo il 3 Settembre 2015 alle 10:44
    • Rispondi

    Giorgia sei grande!!! Non ti arrendere mai! Sei una italiana vera come noi!!!!

    • Licata Maurizio il 3 Settembre 2015 alle 10:51
    • Rispondi

    Mi meraviglia lo stupore dell’onorevole Meloni, che ammiro molto.

    • Giuseppe il 3 Settembre 2015 alle 11:39
    • Rispondi

    Brava … Bella lettera!!! Fatti valere Giorgia, come sempre.

    • Marcello Sanna il 3 Settembre 2015 alle 11:57
    • Rispondi

    Mi spiace che l’On. Meloni non conoscesse l’UNAR e le sue attività.
    Specialmente per quanto attiene alla sua stretta connessione con la Legge Mancino.
    Noi abbiamo sempre denunciato quella che è una sinergia francamente destabilizzante del tessuto sociale italiano volta a favorire l’immigrazione clandestina e il suo mantenimento a carico degli incolpevoli cittadini.
    Ma, vieppiù, all’indottrinamento scolastico coatto e coartato che inizia sin dall’età prescolare: uno smantellamento scientemente programmato delle radici culturali e cristiane proprie della nostra Nazione.

    • andrea il 3 Settembre 2015 alle 12:26
    • Rispondi

    spero che a te almeno risponda…il suo predecessore, quello che faceva e disfava governi a proprio piacimento, nonostante tutte le comunicazioni che gli ho mandato non mi ha mai cagato neanche di striscio. Fulgido esempio di maleducazione istituzionale

  1. chi garantisce e responsabile della trasgressione della disposizione di legge del funzionario pubblico che esercitato le sue funzioni con un formalismo eccessivo e ottuso.., sono sicuro che l’eccellentissimo Presidente della Repubblica si dimostrerà imparziale nel giudizio.

    • giorgio il 3 Settembre 2015 alle 16:06
    • Rispondi

    BRAVA !!!!!!!!! BRAVA !!!!!!!!! CHE SIAMO TORNATI HAI TEMPI DI STALIN O HITLER !!!!!!!!!!!!!!

  2. Dì qualche volta una parola intelligente, al presidente Matarella (e a noi) avrebbe dovuto anche dire la frase incriminata. Si può giudicare meglio da che parte è la ragione…… firmato un cittadino tu datore di lavoro.

    • Antonio Madeo il 3 Settembre 2015 alle 18:16
    • Rispondi

    Credo che sia doveroso che il Presidente della Repubblica dia una risposta in merito alla questione, anzi che la stessa sia divulgata dall’Ufficio di Presidenza.

    • Mario Gori il 3 Settembre 2015 alle 20:19
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    Ottimo!

  3. Anticomunista dalla nascita insieme a tutta la mia famiglia.
    Mio fratello Aurelio (Lello) rimasto coinvolto nell’attacco brutale di Via Noto. Mia madre Consigliere Comunale per anni nel periodo più difficile della destra.
    Dopo un distacco dalla politica (non ne facevo attivamente parte ma collaboravo attraverso la mia tipografia) per colpa di un’imbecille che ha tradito tutto e tutti e, se non sono chiaro, mi riferisco al delfino di Almirante, una delle persone più degne che io abbia mai conosciuto, con te sto ritrovando quella fiducia che si era assopita e che mi fa ben sperare per i miei figli e nipoti.
    Grazia Giorgia, seguita così.
    Ora ho da farti una domanda. Hai ricevuto la “grazia” di essere stata ascoltata dal Signor Capo dello Stato? oppure, anche in questa circostanza come in tante altre, mi hanno cambiato il senso della Costituzione?
    Sono veramente curioso, capisci bene, che a quasi ottanta anni, si diventa un po’ come le donne e la curiosità non è più solo femminile.
    Un abbraccio
    Rino

    • Lopez Quinto il 4 Settembre 2015 alle 22:25
    • Rispondi

    Piena solidarietà all’on. Giorgia Meloni. Questo episodio è molto grave e deve preoccuparci tutti questo tizio crede di stare in Russia ai tempi dello zar ma verrà spazzato via presto insieme ai suoi compari con le elezioni o col bastone.

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