Il question time al ministro della Salute Lorenzin: spieghi al suo Governo che sul gioco d’azzardo sta sbagliando tutto

«Ministro Lorenzin, lei che è rimasta la nostra ultima speranza per competenza: ci aiuti a fare questa battaglia contro il gioco d’azzardo e a spiegare ai suoi colleghi che stanno sbagliando tutto. Perchè non può far finta di non sapere che mentre lei fa tutte queste affascinanti campagne per combattere la ludopatia, il governo di cui fa parte fa l’esatto contrario. Sarebbe coerente se andasse anche in Consiglio dei Ministri a votare contro la legge di stabilità per spiegare allo Stato italiano che pensare di continuare a fare cassa con il gioco d’azzardo significa guadagnare oggi dei soldi facili ma pagare domani dei costi sociali altissimi. Noi chiediamo alcune cose semplici: trattare il gioco d’azzardo come le sigarette; vietare la pubblicità del gioco d’azzardo, scrivere come facciamo sui pacchetti di sigarette che il fumo provoca il cancro, che le slot machine e il gioco d’azzardo producono miseria, povertà, droga e suicidi. E si può intervenire anche sulla leva fiscale: in Lombardia l’assessore Beccalossi ha fatto una legge secondo cui ti aumento le tasse se metti le macchinette, ti tolgo le tasse se le togli».

È la replica del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni al ministro Lorenzin nel corso del question time sul gioco d’azzardo.

«L’Economist dice che nel 2014 gli italiani hanno perso al gioco d’azzardo 17,2 miliardi. Il dati del gioco legale ci dicono che gli italiani hanno buttato nel gioco d’azzardo legale lo scorso anno 85 miliardi, ovvero un decimo della spesa complessiva delle famiglie. Ci chiediamo cosa si sta aspettando e ci chiediamo perché in ogni legge di stabilità c’è una marchetta fatta alle società del gioco d’azzardo. Non vorremmo pensare che non siano poi così infondate le notizie secondo le quali le società del gioco d’azzardo, che fanno soldi facili con concessioni di Stato e guadagnano parecchio senza mai rischiare nulla, siano anche spesso i finanziatori dei politici che scrivono le leggi di stabilità», ha spiegato Meloni.

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