Ad un anno dall’attentato a Charlie Hebdo, la risposta della Ue al terrorismo resta ancora un mistero

A distanza di un anno dall’attentato alla redazione di “Charlie Hebdo” la minaccia terrorismo è sempre più forte in Europa.

Ci si chiede ancora come affrontare quella che non è più una semplice emergenza immigrazione ma una pericolosa realtà con cui tutti i giorni facciamo i conti. Anche oggi il presidente della Commissione Europea Juncker si limita a dire che la risposta non è la chiusura delle frontiere, né la reintroduzione dei controlli nell’area Schengen.

Quale sia la proposta di questa Ue resta un mistero. L’Italia segua l’esempio di tante altre Nazioni e tuteli il suo popolo: se aspettiamo che sia l’Europa a dare risposte ci attendono tanti, troppi, anni di immobilismo totale‎.

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