Meloni a «La Stampa»: «Per favorire Giachetti il Governo entra a gamba tesa. Provvedimenti e fondi sbloccati sotto elezioni»

g6L’intervista di Amedeo La Mattina.

Giorgia Meloni ha finito un’altra pesante giornata di campagna elettorale. «Sono un stanca, cerco di mantenere ritmi umani. La gravidanza mi rallenta un po’, però confido che i romani capiscano se faccio un comizio in meno. Per fortuna ho una gravidanza senza complicazioni». In base ai sondaggi, il ballottaggio è alla sua portata e non teme la concorrenza di Marchini. Anzi, non lo considera nemmeno un suo competitor diretto. «Marchini non mi impensierisce. Sarei preoccupata se io fossi interessata alle beghe di partito. Io competo per vincere e Marchini non è in partita. Mi interessa competere con i candidati che hanno i numeri per andare al ballottaggio, cioè Giachetti e Raggi».

Parliamone allora. Virginia Raggi sembra che a Roma peschi molto nel bacino elettorale ex An. Le vicende giudiziarie che stanno interessando i sindaci 5 Stelle a Livorno e Parma potrebbero frenare la sua corsa? Accusa il colpo quando dice che gli avvisi di garanzia vengono usati come manganelli.

«I 5 Stelle nascono incendiari e diventano pompieri: usano due pesi e due misure in relazione se appartiene al loro partito. Quanto ai voti ex An, mi rendo conto che si tratta di un mondo che va ricostruito e va rimotivato rispetto alle scelte che sono state da Fini in poi. Ma non so quanto i romani che votavano centrodestra e An si faranno convincere a votare Raggi. Qui siamo al paradosso che Raggi dice che votava a sinistra, vuole legalizzare la droga, dare casa ai Rom, accogliere gli immigrati; Marchini viene da sinistra e ora si camuffa; Giachetti che di sinistra lo è sempre stato. Io sono invece l’unica pecora nera».

Giachetti insidioso: ha detto che sbloccherà un miliardo di investimenti dei privati. Ora, con l’esclusione di Fassina, ha più chance di andare al ballottaggio.

«Ha la fortuna di avere il governo dalla sua parte e il sottosegretario De Vincenti che gli sblocca provvedimenti. Chiedo a Renzi: li sblocca pure a me se vinco e divento sindaco? Oppure si utilizzano i soldi degli italiani solo quando governano loro. Mi fa rabbrividire che il governo entri a gamba tesa nella campagna elettorale. Giachetti tradisce grande debolezza. Renzi è in difficoltà, sposta l’attenzione sul referendum costituzionale. Quanto all’esclusione di Fassina, credo che non ci sia nulla di positivo nell’impedire a dei cittadini di poter votare il partito che avevano scelto, soprattutto se accade per ridicoli errori formali. Visto che Alfano dice che si adopererà per far votare anche lunedì, come avevo proposto, potrebbe nel decreto inserire una norma per consentire agli esclusi di rimediare».

Marchini ogni giorno fa una dichiarazione “sensazionale” sulle unioni civili che non celebrerebbe, su Storace che sarebbe più a sinistra del Pd, su Benito Mussolini grande architetto romano… Almeno quest’ultima le farà piacere, no?

«Lasciamo stare, detta da uno di sinistra come Marchini mi sembra troppo. Al nonno di Marchini piaceva la Garbatella, costruita durate il fascismo, ma lui ci ha lasciato in eredità la Magliana. Quindi predicava bene e razzolava male. Quanto al nipote Alfio, la sua è la tattica poco intelligente di raccogliere consensi a destra e a sinistra. I romani non scendono dal pero e se vogliono votare a sinistra o a destra votano l’originale. Il suo è il disperato tentativo di mettere insieme il diavolo con l’acqua santa, Storace e D’Alema, passando per Casini. Alla fine non ho capito quale sia la sua posizione sulle unioni civili. Qualche anno fa diceva di essere favorevole ai registri civili per gli omosessuali, ora che celebrerebbe le unioni civili. Aveva detto di essere libero dai partiti e ci ha speso pure qualche milione di euro in manifesti e oggi è invece il più legato ai partiti. Quanto agli elettori di Fi, molti non capiscono la scelta di Marchini, non ne comprendono le motivazioni».

Cacciari dice che oggi fare il sindaco è da pazzi. «In effetti è da kamikaze, ma io ci credo, amo Roma e voglio migliorare la vita ai romani, a cominciare dal decoro. Roma è un museo a cielo aperto, ma prima di aprire il museo bisogna pulirlo: è diventata una stalla».

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1 commento

  1. Chapeau! Ogni suo pensiero e azione ha cuore e logica, complimenti! Ci vorrà molta forza e fortuna. Se informata realisticamente la gente capirà e darà il sostegno giusto. Auguri!

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