Meloni al Tempo: “Vogliamo un’Europa di Nazioni libere e sovrane e libera dai burocrati che la opprimono”

La leader di FdI lancia la manifestazione del 25 marzo a Roma

«Vogliamo un ‘Europa di nazioni libere e sovrane»: Giorgia Meloni dà appuntamento al popolo della destra (ma non solo) sabato prossimo a Roma per spiegare il «progetto Europa» di Fratelli d’Italia. Un’Unione che riconosca le sue radici cristiane e libera dai burocrati che oggi la opprimono.

«Ne parleremo con personalità importanti – annuncia la parlamentare – appuntamento dalle 10,30 di sabato 25 marzo, all’Angelicum di largo Angelicum 1, a via IV Novembre, con Giulio Tremonti, Alfredo Mantovano, Gian Micalessin, Vittorio Sgarbi, Diego Fusaro, Luciano Barra Caracciolo».

Giorgia Meloni, quali sono le finalità della manifestazione del 25 marzo? «Sarà la prima di una serie di iniziative per raccontare il nostro programma di governo. Il 25 marzo ricorre l’anniversario della firma dei trattati di Roma, la carta istitutiva della comunità economica europea. In questo giorno non vogliamo solo protestare contro un’Unione che è la negazione dei valori dell’Europa unita, ma per raccontare il nostro modello. La manifestazione si chiama “Italia sovrana in Europa – Manifesto per una confederazione di nazioni libere e sovrane”, perché la sfida futura dell’Europa non debba essere quella della cessione di sovranità, quanto piuttosto di nazioni libere e sovrane che condividono le loro politiche. Qualcosa di molto diverso dall’Europa che non riesce ad essere politicamente unitaria, ma è solo un luogo dove alcuni, pochi, si fanno gli affari loro sulla pelle dei molti. Parleremo di famiglia, di valori, bellezza, arte e cultura. Al termine le conclusioni politiche».

Sarà un sabato difficile per Roma. «Abbiamo scelto di non fare una manifestazione di piazza perché nella giornata si preannuncia la solita devastazione dei quattro scemi dei centri sociali, che si chiamano ogni volta in modo diverso, ma sono sempre loro. Non vogliamo contribuire a creare confusione e si deve ben percepire la distanza tra noi e loro».

Le notizie per quel giorno non sono confortanti. «Noi già sappiamo una settimana prima che arriveranno black bloc da mezza Europa, si temono devastazioni, la città messa a ferro e fuoco. Allora segnalo al ministro Minniti, a Gentiloni e alla Raggi che l’avvertimento l’abbiamo dato. In settimana chiederemo ufficialmente al governo cosa intende fare per impedire che la città sia danneggiata da quattro deficienti figli di papà, abituati a dare fuoco alle auto perché mai se ne sono dovuti comprare una per andare a lavorare, e da altri quattro imbecilli del resto d’Europa che, evidentemente, ritengono di poter venire in Italia a fare quello che gli pare».

In piazza ci sono anche Alemanno e Storace, che l’hanno invitata alla loro manifestazione, al Campidoglio. «Quello non è un giorno per andare in piazza, abbiamo già detto che per questo non avremmo partecipato a questo tipo di iniziative, per questo abbiamo scelto qualcosa di diverso. Non vogliamo caricare di ulteriore lavoro le forze dell’ordine e non contribuiremo a creare problemi».

Chi ci sarà nel futuro centrodestra? «Non faccio la selezione all’ingresso, ma non credo che per vincere si debba per forza mettere insieme tutto e il contrario di tutto. Le amministrative di Roma ci hanno insegnato che l’elettore apprezza la chiarezza e la coerenza. Marchini che metteva insieme dalla sinistra a Storace ha preso meno voti di me, che ero da sola con Salvini. È necessario avanzare proposte credibili».

Come? «Con persone specchiate, con programmi, idee e proposte politiche chiare. Non dobbiamo avere paura delle etichette che mettono gli avversari. Rimango molto colpita da Berlusconi, quando afferma che il populismo evoca paura. Gli italiani non sono spaventati da noi, ma delle politiche fatte da questi governi; da una sinistra che in un pomeriggio trova 20 miliardi di euro per Mps e in otto mesi non ha consegnato le casette ai terremotati; sono spaventati nel vedere i loro figli che devono andare all’estero per lavorare mentre qui ci sono ministri che propongono stage gratuiti in azienda per gli immigrati clandestini. E poi Berlusconi è stato il primo populista, al quale è stata affibbiata l’etichetta di quello che andava abbattuto con la forza, un nemico».

E allora? «Mi colpisce sentirlo usare gli stessi toni dei nostri avversari. Servono idee chiare e un meccanismo per la designazione del portabandiera. Il concetto di leader è distante, non è più il tempo dell’uomo solo al comando, è necessaria una squadra. Il metodo sono le primarie, ma se qualcuno ha in mente qualcosa di meglio lo ascolteremo, e poi serve l’impegno di chi viene eletto a destra a non partecipare all’inciucio con il Pd dopo le elezioni».

Che succederà alle amministrative? «Sono un appuntamento importante, Fdl farà le sue scelte, abbiamo proposto nostre personalità, quasi ovunque, ma mettendo gli interessi dei cittadini prima di quelli del partito. Il modello è “prima gli italiani”, a Genova abbiamo proposto il nostro Stefano Balleari, ma ci sono diversi nomi in ballo. La Liguria è un buon modello, Giovanni Toti con noi e la Lega sta facendo un ottimo lavoro. Non ho abbandonato l’idea di una lista unitaria, sui temi della sovranità, proprio a Genova e questa è un’idea che possiamo applicare a tutte le realtà».

I grillini? «Questi signori, oltre a dire che fanno tutti schifo, non hanno concretezza. Non hanno una squadra, né cultura di governo, non sanno cosa vogliono e la Raggi ne è la più classica rappresentazione».

 

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2 commenti

    • Seminara Sebastiana il 21 Marzo 2017 alle 17:43
    • Rispondi

    Gentile signora Giorgia, l’ho sempre ammirata per la Sua determinazione alla difesa dei deboli.
    Sono un’ insegnate in pensione. Penso di essere stata defraudata dalla politica che mi ha tolto quanto mi spettava per l’adeguamento della pensione. Gradirei sapere se,come partito politico, avete uno studio legale che ha preso a cuore la causa per il recupero di quanto non adeguato nella pensione mia e di quanti si trovsno nelle stesse condizioni.
    Grazie! Cordiali saluti Seminara Sebastiana

    • Franco Cordiale il 21 Marzo 2017 alle 21:37
    • Rispondi

    Proprio per restituire una identità e una SOVRANITA’ all’Italia, segnalo che stanno destrutturando e distruggendo la scuola superiore, mortificando sempre più gli insegnamenti curricolari a vantaggio di una babele di “educazioni” e “progetti” che servono soprattutto ad intrattenere ludicamente i pargoli dai 5 ai 20 anni, inducendo i migliori, studenti e docenti, a disperdere tempo e impegno tra uscite, conferenze, raduni, recitazioni e quant’altro, adeguandosi alla scioperata e diffusa nullafacenza che trova premio nella scuola-supermarket. Licei inclusi: stanno arrivando anche lì. Chiedo un manifesto sulla scuola da parte delle forze alternative alla dittatura “politicamente corretta” che ci opprime. Desiderio impossibile ?

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