Per l’inthelligenzia il pericolo è la vittoria della Le Pen e non il fondamentalismo islamico

 

Dopo l’attentato a Parigi i soliti esponenti dell’intellighenzia oggi si interrogano sul fatto che il grande pericolo di questo ennesimo attentato del fondamentalismo islamico sia la possibile vittoria di Marine Le Pen alle prossime elezioni francesi.

Le curiose priorità di certa politica: non combattere il fondamentalismo islamico ma combattere chi prova a combattere il fondamentalismo islamico. Se Roma è una città vulnerabile? Tutta Europa è vulnerabile, in particolare lo è ai miei occhi l’Italia per le scellerate politiche che si stanno facendo soprattutto sul non governo dei flussi migratori. È peggio di quanto non abbiano fatto e non stiano facendo oggi altre Nazioni europee. Io credo che a Roma ci siano oggi troppe troppe zone franche: moschee abusive, campi rom, palazzi occupati da centinaia di immigrati clandestini che non sappiamo chi siano e da dove provengano. Roma è stata anche, si sa nelle cronache, per essere una di quelle città che sono state transito del fondamentalismo islamico. Quindi sicuramente è una città nella quale si può e si deve fare molto, molto di più per tutelare la sicurezza dei cittadini. Roma è una città simbolica per il fondamentalismo islamico e quindi quello che noi continuiamo a chiedere è una politica completamente diversa in tema di difesa della sicurezza, di lotta all’immigrazione incontrollata e di lavoro a 360 gradi con le intelligence europee. Il Natale di Roma è utile per ricordare l’unicità di una città che è culla della civiltà europea, che è capitale d’Italia, capitale del Mediterraneo e capitale della Cristianità. E che forse meriterebbe più attenzione e più dedizione non solo da parte dei cittadini e dell’Italia intera ma soprattutto da parte della politica, a partire da quella che la governa e fino ad arrivare alla politica nazionale. Non esiste un’altra città come Roma al mondo e noi troppo spesso non ce ne ricordiamo.

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1 commento

    • Franco Cordiale il 23 Aprile 2017 alle 09:43
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    Da ex elettore di sinistra di un tempo, ho tratto le mie conclusioni, insieme a molti: il non-pensiero “politicamente corretto” é una distorsione psichica del raziocinio umano, che urta contro la semplice EVIDENZA. Già se ne accorse una ex partigiana quale Oriana Fallaci, a proposito dell’islam radicale e della sua propaganda. Già ce ne accorgiamo in molti dentro la scuola pubblica, esaminando la cialtroneria confusionaria secondo cui la vanno “riformando”, negando perfino ai docenti la possibilità di scegliersi una sede e trattandoli come BURATTINI di presidi, studenti, genitori… Allegria ! MA QUANDO ci faranno VOTARE ?

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