Meloni a «Il Corriere»: «Scegliere Fratelli d’Italia è la garanzia contro l’inciucio»

L’intervista di Massimo Rebotti.

Da oggi si discute del «sistema tedesco», l’ipotesi di legge elettorale proposta da Berlusconi e che pare aver sbloccato l’impasse. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni – che secondo le simulazioni Ipsos per il Corriere potrebbe fare da ago della bilancia nel caso Fdl superasse la soglia del 5% – è perplessa sugli ultimi sviluppi.

Il «tedesco» non vi convince? «Finora non c’è niente di scritto, ma se è un proporzionale secco, senza alcun premio di governabilità, è un sistema fatto per gli inciuci».

Vi preoccupa la soglia? «Per niente, mettano lo sbarramento dove vogliono, noi lo superiamo».

Veramente per i sondaggi siete sul filo del 5%. «Sono entusiasta di questo ruolo che ci affida la simulazione del Corriere secondo la quale la presenza di Fdl nella prossima legislatura è la garanzia che non si potrà fare un governo da inciucio. Significa che ogni voto per noi sarà un voto per evitare la melassa delle larghe intese, per evitare in pratica un nuovo governo Monti».

Il patto Renzi-Berlusconi potrebbe essere solo tecnico, poi ognuno ta la sua strada. «Non c’è mai niente di solo tecnico nelle leggi elettorali. Renzi è stato scandaloso».

Non si fida? «No. Ha bloccato il Parlamento per mesi cercando la legge elettorale che lo facesse vincere. Prima una, poi l’altra. Ma non funziona cosi: chi vince lo decidono i cittadini».

Di Berlusconi si fida? «Questa è una domanda alla quale risponderanno gli italiani». Si sente «tradita»? «Non esageriamo. Sono di spiaciuta. Un leader che per anni è stato un argine alla sinistra, ora sembrerebbe orientato a un accordo che potrebbe far ritornare la sinistra al governo. Aspettiamo, però, non tutto è già scritto. Di certo Berlusconi, che è stato un federatore del centrodestra, ha preferito trattare con Renzi piuttosto che lavorare a una proposta condivisa con le forze politiche di questa metà del campo. E le idee c’erano: per esempio un Italicum, con un premio alla coalizione».

Ora si discute del «tedesco». «Rosatellum, Verdinellum, Cinquestellum… Alla fine su un punto sono tutti uguali: prevedono le liste bloccate ed è la cosa che mi indigna di più. Io voglio le preferenze e un premio che garantisca la governabilità. Perché lavoro a un governo diverso, senza Renzi e senza Grillo».

A questo punto farà la lista unica con Salvini? «Tengo in considerazione tutte le strade. Di certo farò di tutto perché le idee della destra, le posizioni sovraniste, abbiano voce in capitolo. Vogliamo governare, non ci faremo emarginare».

II caso voucher avvicina le urne? «Abbiamo votato a favore dell’emendamento, anche se la proposta non era perfetta. Anche in Commissione Bilancio, però, il tema vero non erano i voucher, ma le elezioni. È Renzi che fa le sue manovre».

Vuole il voto? «È l’unica cosa su cui siamo d’accordo con lui».

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1 commento

    • Franco Cordiale il 1 Giugno 2017 alle 15:23
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    Fate blocco sovranista con la Lega. Alternative non ce ne sono.

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