Chi vota trattato che massacra ‘made in’ non può essere alleato di FdI

Quando dico che il futuro dell’alleanza di centrodestra si costruisce ripartendo dai contenuti intendo l’esatto opposto di quello che è avvenuto oggi in Commissione Esteri al Senato: Forza Italia ha votato col Pd il via libera al CETA, il trattato di libero scambio Ue-Canada. Il CETA danneggerà pesantemente il Made in Italy agroalimentare e le nostre produzioni di qualità ed è l’ennesima marchetta della Ue alle grandi multinazionali. Chi vota la ratifica di una schifezza che massacra il nostro ‘Made in’ non può essere alleato di Fratelli d’Italia.

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4 commenti

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    • Giovanni il 28 Giugno 2017 alle 12:24
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    Mi sembra chiaro che ormai Forza Italia è su posizioni diverse dalle nostre e che forse dobbiamo pensare ad altri alleati con cui continuare lo stesso cammino

    • Franco Cordiale il 30 Giugno 2017 alle 10:05
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    Assassinare il Made in Italy e’ pratico suicidio di una economia basata su piccola e media impresa. Cosa significhi oggi gestire un negozio, dove si vendono prodotti originali o semplicemente di buona fattura e qualità’, lo sanno bene i pochi sopravvissuti, tra INPS e tassazioni varie, da quelle di Stato ai balzelli comunali. I grandi imprenditori de localizzano, mentre veniamo via via…cinesizzati, anche se cerchiamo il barbiere. Spezzando le imprese italiane, un tempo basate sulla scuola professionale (oggi ridotta a SCUOLA GHETTO), si spalancano le porte alla disoccupazione e alla sotto occupazione stile agenzie call center e lavori precari. Tra non molto, giovani italiani e immigrati anche e forse soprattutto clandestini, si troveranno a pari opportunità’ nel mercato del lavoro. Vorrei tanto sbagliarmi…

    • annamaria il 30 Giugno 2017 alle 21:54
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    gent. g..meloni contiamo sul lei,,, faccia petizioni per tutti i nostri dirittti ,per poter rivivere noi e i figli grazie annamaria g.

    • Franco Cordiale il 1 Luglio 2017 alle 17:48
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    E vorrei aggiungere: impedite che gli istituti professionali divengano il “refugium peccatorum” di tutti quelli che hanno fallito nelle altre scuole! Di fatto oggi sono gli istituti dove il 90% dei genitori NON iscriverebbe MAI il figlio o la figlia! Sono spesso luoghi invivibili, dove indisciplina e bullismo spadroneggiano, peraltro dentro un sistema scolastico che non possiede né strumenti, né volontà per contrastarli. Bisogna RIFONDARLI, letteralmente: dare ad essi SENSO e spina dorsale, perché una rinascita dell’OCCUPAZIONE TECNICA e PRATICA qualificata, può riprendere solo da lì. Se la Destra si decidesse a redigere un MANIFESTO sulla SCUOLA ITALIANA, molti attuali docenti saprebbero contribuirvi in modo valido. Ben oltre le tre “I” di Berlusconi: informatica, impresa, inglese. C’é assai di più e di meglio da recuperare !
    Spero che a furia di ripetermi, i vostri vertici prendano in esame tale proposta, assai più essenziale di quanto non si pensi.

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