A 14 mesi dal terremoto il sottosegretario Paola De Micheli, nuovo commissario del Governo per il sisma nel Centro Italia, dice che darà una “svolta alla ricostruzione”. Bene, ma mentre leggiamo queste belle parole, il Tribunale ha rigettato il ricorso di nonna Giuseppina e la sua casetta di legno sarà abbattuta: una donna di 95 anni viene costretta a raccogliere tutte le sue cose e rischia di dover abbandonare la sua San Martino di Fiastra.
Basta con le chiacchiere e con le promesse: gli italiani colpiti dal dramma del terremoto pretendono dal Governo risposte certe e rapide. La pazienza è finita.
3 commenti
Qual’é il primo BUCO NERO della cronica emergenza italiana ? Una “giustizia” simile alla viscida gelatina, dove il semplice cittadino senza agganci e protezioni non sa mai come andrà a finire. I corrotti e i mascalzoni di vario calibro, forti dei cavilli nelle leggi-colabrodo, sanno sempre come cavarsela, invece, con aiuti e protezioni. Che le nonne Giuseppine non avranno mai.
Rigore massimo contro una povera crista, per una casetta di legno di pochi metri. E secoli di abusivismo, colate di cemento, abitazioni modello Ischia e Macerata o L’Aquila che vengon giù come castelli di carte alla prima scossa…lì il rigore delle leggi non si era visto proprio.Qualcuno me lo spieghi. Grazie.
E’ un’indecenza bella e buona, facessero lo sciopero della fame per questa decisione aberrante piuttosto che per lo ius soli.