Meloni a «La Stampa»: «Fratelli d’Italia non voterà il Rosatellum, è uno schifo»

L’intervista di Amedeo La Mattina.

 

«A questo punto è opportuno un incontro con Berlusconi e Salvini che mi chiarisca il senso del loro sostegno ad una legge elettorale che, matematicamente, non consentirà di formare una maggioranza certa e un governo che difenda gli interessi degli italiani». Giorgia Meloni definisce il Rosatellum «uno schifo» e non capisce perché Forza Italia e la Lega abbiano cambiato idea sul premio di maggioranza, che serve «per evitare che non siano i cittadini ma i partiti a decidere il governo dopo il voto». Intanto l’incontro sarà tra iI Cavaliere e il leader leghista. «Non mi risulta, mi sembrerebbe molto difficile fare un incontro a due pensando ad un’alleanza a tre. C’è qualcosa che mi sfugge e non è la sola».

Quali sono le altre cose che le sfuggono dei comportamenti dei suoi “alleati” sulla legge elettorale. «Intanto tutti partiti sono andati in televisione a dire che le liste bloccate erano un obbrobrio e invece stanno approvando una legge con le liste bloccate togliendo agli elettori la possibilità di scegliere i propri parlamentari. In Commissione abbiamo proposto che ogni partito decidesse come far eleggere i propri candidati: con le preferenze o con le liste bloccate. Una proposta per venire incontro a Forza Italia che non vuole preferenze. Noi invece le vogliamo. È successo invece che sia Fi sia la Lega hanno votato contro il nostro emendamento: non si sono nemmeno astenuti».

L’alleanza di centrodestra può saltare? «Io voglio capire. In un sistema tripolare se non c’è il premio di maggioranza nessuna coalizione può vincere. A questo punto chi vota questa legge si prende la responsabilità di consegnare agli italiani l’ennesimo governo dell’inciucio. Non aspetto un governo Draghi, non rimpiango Monti e Letta. Non voglio un Gentiloni bis con i voti e i ministri di Forza Italia. Mi pareva che nel centrodestra fossimo d’accordo su questo punto: mai più governi tecnici e mai più accordi con la sinistra. Non so perché hanno cambiato idea».

Lei dà per scontato che Berlusconi voglia un governo di grande coalizione con il Pd? «Non lo so, ma non sono ottimista. La cosa che più mi fa rabbia che tutti i sondaggi dicono che il centrodestra potrebbe dare agli italiani un esecutivo che non prenda ordini dalla grande finanza, dalle lobby, che difenda i loro veri interessi».

La legge prevede i collegi uninominali che favoriscono le alleanze. Salvini sostiene che va nella giusta direzione. «Con questa legge è impossibile che una coalizione di centrodestra o di centrosinistra vinca. Favorisce apparentemente le alleanze ma non può produrre alcuna maggioranza: è venduta come in parte maggioritaria ma di fatto è un proporzionale perché il numero dei collegi uninominali non è sufficiente. È chiaro che stiamo andando verso le larghe intese».

Anche la Lega vuole le larghe intese? «Non capisco le scelte della Lega, ma prendo atto che sostiene questa legge nonostante sia stata messa la fiducia. Anche fare gli accordi nei collegi con Berlusconi lascia il tempo che trova: puoi avere qualche eletto in più ma non la maggioranza per governare».

Con la Lega i rapporti non sono buoni come prima. Anche sul referendum per l’autonomia Fdi non è d’accordo. «I nostri rapporti sono ancori buoni. Sul referendum ho comunque lasciato ampio spazio di libertà al mio partito. Se fossi lombarda riterrei comunque inutile andare a votare. Io sono coerente con la storia della destra italiana, Salvini invece con quella della Lega».

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2 commenti

    • Graziano il 12 Ottobre 2017 alle 22:16
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    Ma perché la Meloni spinse per il NO al referendum del 4 dicembre? Se passava assieme alla legge elettorale avevamo un sistema che la sera delle elezioni dava un vincitore scelto dagli elettori. Vorrei che la mia non fosse considerata una critica, è un invito a ripensare a ciò che è successo. Non c’è niente di male ad ammettere di aver sbagliato e ritornare sui propri passi
    Saluti Graziano

    • Adolfo Sandri Poli il 16 Ottobre 2017 alle 20:01
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    Onorevole Giorgia Meloni, mantenga le sue priorità, la gente la rispetterà e le renderà merito! Lei è la sola vera destra! Con loro è destinata ad una posizione subalterna!

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