Meloni a “Il Tempo”: “Dopo le elezioni istituiremo nuovamente la Commissione d’inchiesta sulle banche. Contro Boschi non vedo accanimento, è crollato il castello di menzogne”

Non ho nulla di personale contro Maria Elena Boschi. Sono anzi contenta che una giovane donna sia diventata una figura importante all’interno del Governo italiano e di un grande partito come il PD. Troppo spesso le donne che ricoprono incarichi prestigiosi diventano bersaglio di attacchi ingiusti e spesso volgari. Ne so qualcosa.

Ma l’essere giovane e donna non può neppure diventare un salvacondotto per sfuggire alle proprie responsabilità. Non vedo alcun accanimento contro la Boschi, come il PD prova a sostenere ormai da molto tempo. Per questo rivendico la libertà di dire chiaramente che trovo inaccettabile quanto emerso sul caso Banca Etruria, sui conflitti di interesse  di Maria Elena Boschi, sul coinvolgimento inquietante di tutto il giglio magico di Matteo Renzi. Le audizioni degli ultimi giorni della Commissione d’inchiesta sulle banche hanno fatto crollare impietosamente il castello di menzogne costruito sulle macerie di Banca Etruria. Il presidente di Consob Vegas e l’ex amministratore di Unicredit Ghizzoni hanno confermato definitivamente ciò che gli italiani sapevano da tempo: Renzi e la Boschi si sono spesi per tutelare la Banca di riferimento del loro mondo politico utilizzando il loro ruolo istituzionale per questioni molto private.

Un quadro chiarissimo a tutti fin da quando il Governo Renzi varò il decreto “salva banche” che scudava i banchieri degli istituti falliti e faceva pagare il conto del fallimento delle banche ai piccoli risparmiatori. Non credo ci sia molto da aggiungere. La Boschi ha mentito al parlamento e agli italiani quando ha dichiarato di non aver mai attivato alcun canale preferenziale per Banca Etruria. Matteo Renzi ha dimostrato di essere pienamente in linea con la tradizione della sinistra e del PD e di essere anche lui invischiato fino al collo con il sistema bancario e i poteri finanziari. Il giglio magico dei Carrai e di tutti i faccendieri amici di Renzi ha dimostrato tutta la sua arroganza e la sua incapacità, non solo con l’imbarazzante email per “sollecitare” e quindi (dizionario alla mano) per “fare pressione” su Ghizzoni e Unicredit.

Le dimissioni della Boschi e di tutto il Governo dopo quanto emerso sarebbero il minimo sindacale in qualsiasi Nazione del mondo. Purtroppo non in Italia da quando i Governi non rispondono più al popolo ma solo ai giochi di palazzo. Per fortuna ci penseranno gli italiani a mettere la parola fine a questa vergogna bocciando sonoramente alle elezioni il Governo e tutto il PD. Prendo un impegno fin da ora: dopo le elezioni istituiremo nuovamente la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche per fare piena luce su quanto accaduto, rendere pubblico l’elenco dei grandi debitori delle banche fallite e dare giustizia alle migliaia di risparmiatori truffati da amministratori disonesti.

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1 commento

    • Giovanni il 30 Dicembre 2017 alle 12:25
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    Adesso si ricordano delle donne, ma si dimenticano quello che venne detto alla Carfagna, a Giorgia Meloni o alla Gelmini?

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