Petacci, pagina triste di storia italiana, vergognoso accostarla a maiale pur di insultare me

 

Claretta Petacci è stata violentata e trucidata a soli 33 anni, senza avere alcuna colpa se non quella di amare un uomo. È una pagina triste della storia italiana. È vergognoso che qualcuno, pur di insultare  me, arrivi ad accostare il suo nome a un maiale e ci rida su, magari sono gli stessi che si riempiono la bocca di contrasto dei femminicidi e della violenza politica.

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5 commenti

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  1. Tutto si può dire, nel bene e nel male di quegli anni. Clara Petacci, però, dimostrò con la vita l’amore per un uomo e fosse solo per questo merita il rispetto di tutti.
    Gene Gnocchi, sulla maglietta scrivi “idiota” e indossala in TV chiedendo scusa.
    .

  2. Evidentemente chi lo fa ha grande affinità con i maiali in famiglia.

    • Franco Cordiale il 19 Gennaio 2018 alle 16:16
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    E’ lo stesso odio di chi scriveva negli anni ’70 sui muri di Milano insulti irriferibili alla memoria di Sergio Ramelli, massacrato a sprangate da una ciurma di canaglie comuniste. Il bello é che quando tocca a qualcuno della loro teppa di lasciarci le penne, metti mentre scaglia estintori rubati contro i carabinieri assediati su un automezzo, allora viene esaltato come eroe e celebrato come martire. Ma questa gente non é il popolo, sebbene ne voglia usurpare il nome. Quando la parte sana di una nazione si risveglierà, questi parassiti sociali usi al ricatto dell’insulto e della menzogna correranno a nascondersi. Giusto come i topi nella fogna. Senza offesa…per i topi, s’intende.

    • Franco Cordiale il 19 Gennaio 2018 alle 16:21
    • Rispondi

    Gene Gnocchi ? Ma chi é quello lì? Un gene dai “geni” poco intelligenti, probabilmente…Quanto li pagano a sproloquio?

    • Adolfo Sandri Poli il 24 Gennaio 2018 alle 10:13
    • Rispondi

    L’ipotesi che Mussolini e la Petacci furono uccisi in tutta fretta perchè si voleva nascondere qualcosa (i tempi ed i modi sono una vergogna per il popolo italiano) è avvalorata dalla seguente testiminianza: un mio vecchio amico di oltre 90 anni che militò per tutta la guerra nella Milizia sino alla ritirata della Valtellina nel 1945, mentre erano in fuga per non essere fucilati dai partigiani comunisti (veniva fatto indiscriminatamente) e consegnarsi come prigionieri ad una Divisione Brasiliana, si unì a loro nella fuga un Partigiano comunista, il quale essendo stato presente all’esecuzione, sapeva che sarebbe stato ammazzato e così fu non riuscendo nel suo proposito di salvezza.

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