Giorgia Meloni a «La Stampa»: «Spetta al centrodestra formare il governo. Di Maio se ne faccia una ragione»

Intervista di Amedeo La Mattina

«Chiederemo al Presidente della Repubblica di dare l’incarico di formare il governo a un esponente del centrodestra che ha vinto le elezioni, nella persona di Matteo Salvini».

Onorevole Giorgia Meloni, davvero pensate di trovare in Parlamento i voti per formare una maggioranza di governo? «Presenteremo le proposte programmatiche che gli italiani hanno votato e vedremo chi ci sta. I numeri si cercano, l’importante è su cosa. È irrilevante se i nostri interlocutori siano singoli parlamentari o forze politiche. Escludo sicuramente il Pd che non voglio vedere nemmeno dipinto. Sui 5 Stelle invece, dipende da loro. Non si tratta di fare una grande ammucchiata, come dice Luigi Di Maio. Sicuramente non faremo l’inciucio con i Democratici come lui sta tentando di fare, così come non ci faremo dividere dai 5 Stelle: ci hanno provato e non ci sono riusciti».

Salvini sostiene però che non intende andare in andare in Parlamento al buio a cercare i voti come «i funghi nel bosco». C’è una contraddizione tra quello che dice lei e le affermazioni del leader leghisti. Ci spiega come stanno le cose? «Parlare di contraddizioni mi sembra eccessivo: si tratta di sfumature ma quello che conta è essere intransigenti e d’accordo sulle questioni che consideriamo imprescindibili, ovvero un presidente del consiglio espressione dei partiti di centrodestra, l’unità della coalizione e il rispetto dei principali punti del programma come tasse, incentivi al lavoro, il blocco dell’immigrazione clandestina, garanzie per la sicurezza dei cittadini e sostegno alle famiglie. Quello che conta è il comunicato al termine dell’incontro ad Arcore. Abbiamo concordato che spetta al centrodestra formare il governo. Di Maio se ne faccia una ragione. Salvini vuole incontrare e discutere con Di Maio? Lo faccia e gli spieghi bene che non riuscirà a dividerci. Saranno i 5 Stelle a dover decidere cosa vogliono fare».

Temete che le pressioni sul Pd alla fine portino un governo di questo partito con i pentastellati? «Sarebbe veramente assurdo, fuori dal mondo che i partiti che sono arrivati secondo e terzo, cioè M5S e Pd, possano governare insieme e mandare all’opposizione il centrodestra premiato dagli elettori con il 37%. È ora di finirla con gli esecutivi che nascono da inciuci e da operazioni di palazzo».

Andrete al Quirinale insieme con una delegazione comune. Al termine del colloquio con il capo dello Stato chi parlerà ai giornalisti? «Parleremo tutti e tre. Inizierà Salvini, poi io e Berlusconi. Del resto nelle delegazioni composite, formate da tre partiti come in questo caso, è naturale e giusto che ognuno prenda la parola».

Avete discusso nel vostro vertice anche del rischio che si torni al voto? «No, non se n’è discusso ma in ogni caso è un’ipotesi che non ci spaventa, purché non si torni a votare con la stessa legge elettorale. Fratelli d’Italia ha depositato una proposta di legge elettorale con premio di maggioranza: chiediamo venga discussa nella costituenda commissione speciale per gli atti urgenti, a cominciare dal Def. È un modo per mettere in sicurezza l’esito del voto degli italiani nel caso si ritorni alle urne. Berlusconi e Salvini hanno detto che sono d’accordo e che sosterranno la mia proposta».

Condividi

5 commenti

Vai al modulo dei commenti

    • clausi francesco il 9 Aprile 2018 alle 09:25
    • Rispondi

    è un bel discorso ha un filo logico e corretto ma è un discorso uno dei tanti che sentiamo da sempre. mi sembrerebbe il caso di fare meno chiacchiere e più sostanza vogliamo certezze e subito e sopratutto che ciò che ci è stato detto e proposto sia realizzato senza tanti se e tanti mA INSOMMA BASTA CHIACCHIERE VEDIAMO I FATTI

    • Pino il 9 Aprile 2018 alle 09:39
    • Rispondi

    Tutto giusto , quando si parla con gente coerente, ma qui’ di coerenza c’e’ ne e’ ben poca. Stiamo giocando con dei bambinoni che vogliono fare i grandi della politica nell’ignoranza piu’ profonda. Di Maio non se ne fara’ una ragione perche’ sta giocando.

    • ALDO SCARAFIOTTI il 9 Aprile 2018 alle 12:14
    • Rispondi

    Non potreste dire al rappresentante degli straccioni, ovvero dei sans culottes, che, visto che vuol governare a tutti i costi, si cerchi una maggioranza, i voti e vada alla fiducia?
    Lo faccia col PD, così l’Italia affonda, e finalmente la si finisce con questa democrazia, con questo buonismo, con questo assurdo principio di uguaglianza, e la si finisce con il principio elettivo, finalmente?

  1. è la voce della ragionevolezza….speriamo che nell’ evolversi della situazione non nasca qualche…”idea brillante”….

    • Franco Cordiale il 9 Aprile 2018 alle 16:36
    • Rispondi

    Importante: non essere succubi dei voti di Di Maio. Anche l’Uomo Qualunque di Giannini, comunque ben più serio del “cinque stelle”, prese molti voti, all’inizio. Ma poi SCOMPARVE. Come chiunque si basi solo sulla PROTESTA, sulla CRITICA, sul rifiuto pregiudiziale…vedi cinque stelle contro Berlusconi. Morale: non siate paurosi e succubi di questo qui!!!

Rispondi