Conte ha deciso di confermare il suo viaggio a Parigi per incontrare Macron. Mi auguro che non sia per confermare una amicizia tra le due Nazioni che non c’è ormai dal 2011. Da quando il Napoleone da operetta Sarkozy ha attaccato Gheddafi per togliere all’Italia il rapporto privilegiato con la Libia per l’approvvigionamento energetico, creando il caos che è all’origine dell’invasione di clandestini. Da quando la Francia ha sfruttato i governi fantoccio della sinistra per saccheggiare le imprese strategiche italiane, e provare, con la complicità di Renzi e Gentiloni, a prendersi parte delle nostre acque territoriali. Da quando la Francia ha iniziato ad avere un atteggiamento apertamente ostile nei confronti dei nostri interessi nazionali. Mi auguro che Conte vada a Parigi per dire chiaramente che la musica è cambiata. Altrimenti meglio che rimanga in Patria.
4 commenti
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Certo! e cambiata la musica perché sono cambiati i musicisti!!
Sarebbe stato meglio non andarci a Parigi, dopo le sortite di Macron. I francesi razzolano male da parecchio tempo e il caos migranti porta in gran parte la loro responsabilità.
Sono d’accordo. Non dimentichiamoci della guerra commerciale agli spumanti piemontesi degli anni 70/80: La Francia è stata sempre un’antagonista del nostro Paese, boicottandoci in tanti modi dal punto di vista commerciale e strategico. Non dimentichiamolo mai ! Franco
La fregatura e’ che ce li abbiamo a fianco e rodono continuamente come i topi. Finiremo seminando i confini con le trappole al formaggio e vediamo quanti ne acchiappiamo.