Cordoglio a famiglia imprenditore suicida

A Torino un imprenditore di 61 anni si è tolto la vita dopo il fallimento della sua azienda in primavera. “Era tutta la sua vita” raccontano gli amici. Cordoglio per la famiglia e rabbia per uno Stato che si occupa di tutto e tutti, tranne che delle persone oneste che vogliono poter lavorare e produrre. STOP omicidi di Stato!

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3 commenti

    • Franco Cordiale il 21 Agosto 2018 alle 18:28
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    Ho ancora nel mio piccolo, il ricordo dell’attività di piccola artigiana di mia moglie. Una lotta eroica, quanto impari, con i versamenti all’ INPS da 750 euro ogni trimestre, sommati all’affitto e alle altre spese su materiali e costi di gestione dell’attività, incluso il commercialista.. Sommate ai vari balzelli imposti dal comune, come i costi per affiggere l’insegna ed altre spesucce, i costi per le luminarie di Natale, etc. Ad un certo punto abbiamo saggiamente deciso di chiudere e sono andato avanti per altri tre anni a pagare i ratei di Equitalia sul debito pregresso. E non avevamo dipendenti! I materiali non erano deperibili ed i loro costi si son potuti in parte recuperare negli anni. Ma un industriale ed un artigiano medio che si trovano “ESPOSTI”, come si dice, a DEBITI ben più ingenti, come ne verrebbero fuori, se non hanno un cospicuo CAPITALE con cui fronteggiare le spese, le passività e la mancanza di introiti ? Per non dire dell’umiliazione di dover chiudere e del rammarico di dover licenziare i dipendenti…Per non dire dei CREDITI che non si son potuti recuperare. Specie se il debitore é lo STATO !

    • Pino 007 il 22 Agosto 2018 alle 02:57
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    Commentare, commentare sempre commentare, ma chi ti legge,. chi ti ascolta ???? Nessuno. Un piccolo imprenditore fallisce grazie all’incompetenza dello Stato e costui si suicida. Bell’Italia, un Italia inetta,. incapace di aiutare, ma un’Italia ( per Italia intendo l’inettitudine di un governo assente ) pronta a succhiarti tutto quello che puo’ attraverso tasse e inutili balzelli che sono sempre tasse. Poi ci mettiamo gli strozzini, i mafiosi, i ladri dell’est, i rom, i vandali, gli immigrati che altro non fanno che rubare, eccoti un’Italia. L’Italia che pensa a come soddisfare le esigenze e le prepotenze di tutti i clandestini che il governo ha lasciato entrare,. ma non aiutare chi per anni ha lottato per costruire , lottato per dare un nome ad un artigianato che lo stesso governo ha affossato. Ora, meravigliosi ITALIANI, mi fate il piacere di smetterla di fascistare chi vuol rinascere e salvare il salvabile e mandare affanc….. coloro tinti di ROSSO che ancora cercano di lottare per creare il piu’ grosso caos che la storia potra’ ricordare. Svegliatevi per una volta, per una volta sola e guardatevi intorno, poi…..!!

    • Franco Cordiale il 22 Agosto 2018 alle 10:39
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    Non si tratta solo di…commentare, signor Pino! Ricordi che la storia la fanno sempre le minoranze. Ma tutto parte dal PENSIERO di chi riesce a offrire la consapevolezza di ciò che é giusto e di ciò che non lo é. Nel mare desolato delle teste…vuote di oggi (vocabolo più educato, rispetto a quello che volevo usare), le TESTE PENSANTI alla fine emergono! Devono a questo punto trovare una loro condivisione di valori e una loro strategia; un loro linguaggio e finalità concrete da perseguire.
    Fallito il progressismo di sinistra catto-comunista, maschera del POTERE sovranazionale e MASSONICO (piaccia o no a qualcuno…), devono emergere gruppi che al contrario facciano leva sulle IDENTITA’ CULTURALI E NAZIONALI. Infatti sono decenni che il POTERE cerca di cancellarle: ad esempio nella scuola, dove, credetemi, ormai non si INSEGNA PIU’ NIENTE. Insegnare come trasmettere e come tramandare é stato praticamente ABOLITO. E i “frutti” si vedono…

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