Giorgia Meloni a «Il Corriere della Sera»: «Centrodestra unito alle regionali»

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, è «contenta» di come è andato il vertice di ieri con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. «L’avevamo proposto proprio noi, dopo tutte le difficoltà emerse con la vicenda Rai…».

Il centrodestra esiste ancora? «La coalizione c’è e riparte. Il leader della Lega ce lo ha chiarito. Infatti, andremo uniti alle prossime Regionali. E non era certo scontato…».

Già qualche giorno fa il ministro dell’Interno aveva detto con il centrodestra sul territorio, con i 5 Stelle al governo per tutta la legislatura. Non vi sentite un po’ una «seconda scelta»? «Come è noto, questo governo è nato dalla legge elettorale esistente e dalle scelte del presidente della Repubblica. Ma penso che l’alleanza per le Regionali sia propedeutica a un’alleanza nazionale appena ce ne sarà l’occasione, appena si tornerà a votare».

Crede che l’esecutivo possa cadere anticipatamente? «Il governo è in piedi e deve lavorare. Per il futuro, spero che saremo più forti anche per liberare Salvini dalla morsa dei 5 Stelle».

Durante il vertice avete parlato anche della manovra. «Sì. Abbiamo chiesto che la Lega difenda, sia nella legge di bilancio che nella politica economica in generale, i punti programmatici del centrodestra».

E questo può valere per la Flat tax. Per quanto riguarda la revisione della legge Fornero… «La quota 100 era anche una nostra proposta».

Però poi c’è il cosiddetto reddito di cittadinanza: che contrasta nettamente con la visione del centrodestra, ma rientra nell’accordo di governo Salvini-Di Maio. «Salvini cerca di fare sintesi, ma quella promessa fatta dai grillini rompe davvero gli schemi: è una cosa invisa a tutti i mondi produttivi, che sono nostri sostenitori. E la Lega deve decidere che cosa vuole fare. Comunque, mi pare che i 5 Stelle si stiano già spostando dal reddito di cittadinanza alla pensione di cittadinanza, cioè un aumento della pensione sociale. E una cosa ben diversa, con costi molto inferiori».

Dopo le esperienze vissute dal 4 marzo a oggi, ritiene di potersi fidare di Salvini come alleato? «Io mi fido soltanto di me stessa. Però, essendo io una persona leale, tendo a credere negli altri. Sperando di non essere delusa».

Dopo un paio d’ore di incontro Forza Italia-Lega Fratelli d’Italia, Salvini è andato via e voi siete rimasti ancora. «Abbiamo limato un po’ i testi dei comunicati. Poi Salvini è tornato e sono andata via io: avevo molti impegni, e poi domani inizia la Festa di Atreju…».

Tornando alle Regionali e tanto per fare qualche esempio: voi avete chiesto l’Abruzzo, Forza Italia il Piemonte e la Lega la Sardegna? «Ci siamo soprattutto divisi i compiti per selezionare una rosa di candidature che ciascuno porterà agli alleati».

 

di Daria Gorodisky

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