Decisione scandalosa, intervenga Ministro giustizia con ispettori

Decisione scandalosa da parte del Tribunale del Riesame di Roma sul caso Desirée. Questi giudici sostengono che più stupri singoli compiuti, uno dopo l’altro, da un gruppo di persone che violentano a turno non configurano l’aggravante di violenza sessuale di gruppo. Una mostruosità giuridica e concettuale e un insulto a una bambina barbaramente uccisa e stuprata da un branco di vermi. Gli italiani chiedono giustizia e pene certe per queste bestie, non fantasiose interpretazioni delle norme per alleggerire la posizione dei colpevoli, individuati tempestivamente dall’ottimo lavoro delle Forze dell’Ordine. Il ministro della Giustizia intervenga per mandare gli ispettori e mettere fine a questa follia. Faccio appello a tutte le associazioni di contrasto alla violenza sulle donne: non restiamo in silenzio e non permettiamo che passi questo abominio che di fatto elimina dal nostro ordinamento l’aggravante di stupro di gruppo. Se non ora quando?

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7 commenti

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    • antonio velotto il 15 Novembre 2018 alle 06:55
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    questa è la linea di condotta delle toghe rosse.

    • Franco Cordiale il 15 Novembre 2018 alle 09:20
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    Non si tratta soltanto di toghe rosse ! Peggio…E’ una impostazione mentale aberrante che attraversa il mondo giudiziario e in parallelo altri, come quello della scuola. Hanno abolito, semplicemente, l’idea di RESPONSABILITA’ PERSONALE ! Cosa volete ? Le sudicie canaglie (oh, che frasario “fascista”) andrebbero ricondotte al loro “contesto culturale” (dove stupro ed inferiorità femminile sono la regola) e naturalmente al “disagio sociale” della loro condizione di immigrati clandestini (pardon, “profughi, nostri fratelli, bisognosi di accoglienza”). La ragazza minorenne poi sarebbe stata consenziente almeno in parte (ma se molli una sberla a tua figlia minorenne, la minorità conta eccome in tal caso, davanti alla legge !) e poi, poveri nigerianucci, avranno pure avuto bisogno di “socializzare” (con l’aiuto della droga…ma rientrerà anche questa nel “contesto” di cui sopra, no ?). Morale: i veri colpevoli siamo noi, che abbiamo “emarginato” siffatte “risorse” giunte ad arricchire il nostro fortunatissimo paese! Capito ?

    • Franco Cordiale il 15 Novembre 2018 alle 09:26
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    Ovviamente le famose FEMMINISTE non si vedono e non si sentono ! Non sono certo fasciste, razziste, leghiste, loro, a cominciare dalla signora BONINO! Se una “risorsa” stupra e delinque in genere, questo é il prezzo inevitabile alla società multi-etnica del futuro (e purtroppo già del presente, almeno, come la stanno creando i cialtroni catto-comunisti).

    • Ewa Wojcikowska il 15 Novembre 2018 alle 09:56
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    … e se fosse successo alla figlia di un magistrato

    • francesco clausi il 15 Novembre 2018 alle 10:44
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    la sete di protagonismo dei giudici, la frenetica vita che oggi si vive un codice certamente non al passo con i tempi e la perduta serenità dei giudici che essendo esseri umani spesso svolgono il loro lavoro lasciandosi prendere dalle emozioni della vita. Un figlio che ti dà da pensare, una discussione con la moglie o con un parente, il tradimento di un amico, un problema economico sono alcune delle cause che spesso inducono un giudice a non essere sereno e quindi a dare una risposta del cavolo come spesso vediamo. posso concludere nel dire:
    giustizia spazzatura

    • emax il 15 Novembre 2018 alle 17:52
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    altro che intervenire con ispettori: mandate l’esercito ed eliminate questi magistrati iniqui!

    • Pino 007 il 16 Novembre 2018 alle 01:43
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    Il lavoro del giudice, non e’ cosi’ semplice, certamente molti fattori influiscono sulle loro decisioni….. pero’…… pero’, quando loro vengono influenzati da chi si trova al disopra delle loro teste/decisioni….. allora, qualsiasi loro decisione non e’ piu’ serena….. ma, influenzata. Come correggere questa anomalia ?? La soluzione ci sarebbe anche se un po’ dolorosa.

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