India: Aderisco a fiaccolata Marò

“Sarò in piazza per manifestare la mia vicinanza ai nostri ragazzi, detenuti ingiustamente in India da quasi tre mesi. Quanto sta accadendo non ha precedenti: siamo di fronte ad una evidente violazione delle norme che regolano il diritto internazionale e l’Italia non può restare a guardare. Abbiamo il dovere di mobilitarci in ogni sede per riportare a casa Latorre e Girone. E la fiaccolata di sabato ci offre l’opportunità di ribadirlo con fermezza”.
Fiaccolata di solidarietà per i Marò, in programma sabato 12 maggio e promossa dalle famiglie di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

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3 commenti

  1. On. Meloni, a mio parere l’unico modo per risolvere questo problema è trattare con il governo indiano e fargli capire che stanno violando le norme sui diritti umani. L’india è un paese amico, sono sicuro che saranno comprensivi e rilasceranno i due soldati italiani.

  2. On. Meloni, a mio parere l’unico modo per risolvere questo problema è trattare con il governo indiano e fargli capire che stanno violando le norme sui diritti umani. L’india è un paese amico, sono sicuro che saranno comprensivi e rilasceranno i due soldati italiani.

    • Gabriele Zahami il 11 Maggio 2012 alle 11:42
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    Essere solidali con i due marò detenuti è giusto e nello stesso tempo è la cosa più semplice che si possa ora fare. Secondo me, i due marò sono vittime innanzi tutto di un regolamento (..di ingaggio da eseguire a bordo di navi mercantili in caso di attacco pirata) troppo giovane, quindi poco o addirittura per niente rodato; e’ stato inevitabile che accadesse questo fattaccio con l’India, perche’ a questo punto entrano in gioco altre regole che dovrebbero amministrare la cosa tra Stati diversi, tra equipaggi di differente nazionalità a bordo di navi battente bandiera differente dalla nazionalità del proprio equipaggio e nello stesso momento differente dalla giuristizione del mare in cui si trovano e diffentente dagli Stati costieri…., quindi si capisce quale sia l’enorme complessità dei regolamenti che sono sensibili a questa vicenda accaduta e per questo stesso motivo non voglio approfondire tale particolare. Tempo fa esisteva il Ministero della Marina Mercantile che a mio parere era una istituzione necessaria per un Paese come il nostro con sovrabbondanza di coste bagnate dal Mediterraneo (8000 km.) il quale mare, nell’ultimo decennio, vede il vertiginoso aumento del traffico marittimo dando l’impressione che questa stessa realtà sia una chiave di svolta nella quale investire per poter così migliorare la situazione economica e occupazionale in Italia: ma ora, il detto Ministero è stato accorpato….insieme ai camion, motocilci, biciclette, aerei e macchine.
    L’effetto della globalizzazione, secondo me, si è fermato ai soli mercati economici finanziari, ( e questo lo stiamo ben capendo in questi ultimi mesi !), mentre invece è discorso differente per quanto riguarda tali regolamenti di navigazione e di diritto della navigazione, differenti in alcune “zone” mondiali di navigazione e con diversa interpretazione.
    Oggi giorno, il servizio marittimo è la più grande realtà con la quale i mercati mondiali si spostano da un continente all’altro, basti vedere la grandezza delle navi portacontainers, le quali misure sono passate dai 100/150 metri di lunghezza per nave di una decina di anni fa, ai 399 metri delle navi più moderne uscite dai cantieri asiatici in questi ultimi mesi, per non parlare dell’aumento della quantità di queste ultime navi e della loro capacità !! ( dai 5000 teu ai 14000 teu).
    Insomma…, la regolamentazione della Marina Mercantile nella sua vastità di temi trattabili, che spetta alle varie organizzazioni internazionali, non è al passo con i tempi correnti, lasciando così scoperte molte possibili circostanze non solo nel comparto Cargo ma anche nel settore Passeggeri . Saluti

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