Brindisi, popolo italiano risponda con unica voce. Solo mostro può piazzare una bomba per colpire dei ragazzi

Esprimo vicinanza e cordoglio alla famiglia di Melissa, mi stringo a quella di Veronica nella speranza che possa vincere la dura battaglia per la vita che sta combattendo e rivolgo un pensiero ai ragazzi rimasti coinvolti nell’agghiacciante attacco contro la scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi.

Non sappiamo ancora chi o cosa ci sia dietro l’attentato, se si tratti di mafia, terrorismo o follia. Sappiamo però che solo un mostro può piazzare una bomba per colpire ragazzi mentre vanno a scuola e per questo non merita nessuna pietà.

Oggi è stata sfiorata una vera e propria strage di innocenti e di fronte a questa consapevolezza, che getta l’Italia in uno stato di incredulità, di rabbia e sconforto, dobbiamo dire no e dobbiamo farlo tutti insieme. Mi aspetto che il popolo italiano risponda a tutto questo con una voce sola, unito, senza divisioni o polemiche.

E’ il momento di mettere il “noi” prima dell’ “io”, di essere portatori di una cultura che sappia mettere ciò che ci unisce di fronte a ciò che ci divide per combattere la violenza e l’odio. E sono soprattutto i giovani che possono dare questo esempio all’Italia: sarebbe una risposta straordinaria una grande e unica mobilitazione dei movimenti e delle associazioni giovanili, come fossero un sol uomo.

E lo Stato deve rispondere con forza e far sentire tutto il suo peso e la sua presenza. Trovare i responsabili e farli pagare caro per tutto questo.

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1 commento

  1. On. Meloni, lei dice cose giuste però non si dimentichi una cosa, le forze dell’ordine dovrebbero vigilare tutti i luoghi 24 ore su 24 in modo da prevenire queste tragedie purtroppo tutto questo non è possibile perchè le forze dell’ordine negli ultimi anni hanno avuto un taglio dei fondi quindi non possono adempiere pienamente alle loro mansioni. La soluzione a mio parere è una sola aumentare il livello di sicurezza delle zone a rischio e fare una bonifica delle zone in modo da evitare questi disastri. Si ricordi che “prevenire e meglio che curare”. Una nota di demerito che faccio è che a volte vengono trattati casi superficiali di minore rilevanza e trascurati i problemi più seri.
    Nota
    E’ difficile comandare ma a volte il potere si utilizza in maniera errata.

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