Vogliamo essere noi il centrodestra di domani

di Valentina Beli, da The International Business Times

Fratelli d’Italia non è una costola del Pdl. Il neo partito in lizza per la corsa alle Politiche è schierato nella stessa coalizione ma non ha nessuna intenzione di tirare la volata del Pdl e tantomeno quella del Cav. Anzi, con il consenso degli italiani intende guadagnare la premiership del centrodestra. “Pensate che sono velleitaria? Forse”.

“Gli italiani mi troveranno sempre dalla stessa parte” commenta quando le viene fatto notare che si è staccata dal Pdl ma che corre comunque nel Centrodestra. “Noi abbiamo una legge elettorale che premia le coalizioni, dunque devo stare all’interno della coalizione che più mi rappresenta, ossia in quella in cui i programmi rispettano più o meno la mia lunghezza d’onda”. L’ex aennina fa sul serio: “Se ho i voti per stare in Parlamento ci sto, se non ho i voti preferisco andare a casa”.

Se Fratelli d’Italia non è una costola del Pdl, qual è il rapporto tra le due forze politiche?

Siamo in tutto e per tutto competitori del Popolo della Libertà. Io ho creduto nell’esperienza del Pdl cioè nella possibilità che anche in Italia ci fosse un grande partito conservatore capace di sintetizzare storie e identità diverse. La strada giusta è rafforzare il bipolarismo: due visioni distinte che si confrontano in virtù di una cultura dell’alternanza in cui qualcuno vince le elezioni, qualcuno le perde, qualcuno governa e qualcuno fa opposizione possibilmente nell’interesse degli italiani. Ero stanca di un partito che ha confuso il garantismo con l’impunità, che ha selezionato la propria classe dirigente sulla fedeltà alle persone e non alle idee. Che si è chiuso sempre di più arrivando a ritenere che 4 persone in una stanza potessero decidere in tutto e per tutto nel nome del popolo italiano. Un partito che ha fatto del tatticismo la propria bussola”.

Berlusconi ha indicato Alfano come candidato premier. Lei lo chiese fin dall’inizio in nome del rinnovamento prima di staccarsi dal Pdl

“Staremo a vedere perché intanto il Pdl sul proprio simbolo ha scritto Berlusconi presidente, dunque bisognerà vedere se manterrà quanto ha detto. Anche qui è evidente l’idea di un partito personale in cui tu puoi discutere quanto vuoi, puoi riunire tutti gli organi che vuoi ma se il giorno dopo parla Berlusconi è come se non fosse accaduto nulla. Guarda le primarie: prima annunciate, poi sospese, poi riconfermate. Quindi la raccolta firme con cui abbiamo preso in giro 200 mila persone perché poi a mezzo telefonata, senza neanche riunire gli organi di partito – io l’ho scoperto da Maurizio Lupi a ‘Porta a Porta’- è stato annullato tutto”.

La Lega aveva detto: o Fratelli d’Italia cambia nome o niente alleanza con il Pdl

Non abbiamo cambiato il nome. La Lega ha interesse che Fratelli d’Italia sia in coalizione se Maroni vuole provare a governare la Lombardia.  Il Carroccio fa spesso questo lavoro: sposta l’attenzione altrove quando non vuole che i suoi elettori si accorgano di qualcos’altro. Tattica politica.

Come giudica la scelta del Presidente Fini, ex An e ancor prima ex Msi, di schierarsi con Monti e l’Udc di Casini?

“Per me è incommentabile. Persone che vengono da una storia di destra e che si trovano a sostenere il candidato della Merkel alla guida dell’Italia…io sono basita. Se è il candidato dei tedeschi non è il candidato degli italiani. Molto semplice. Non siamo arrivati nel 2012 per farci spiegare dalla Merkel chi può governare a casa nostra. Il tentativo di Mario Monti di riproporci una grande balena bianca tecnocratica è un tentativo di destrutturare il bipolarismo in Italia e invece io credo che il bipolarismo vada rafforzato”.

Si presuppone che questo sia il VI e ultimo atto di Berlusconi sulla scena politica. Quale futuro per il centrodestra?

“Sto cercando di interpretarlo. Si può pensare che io sia velleitaria tuttavia io mi fido del popolo italiano. Non voglio avere responsabilità del declino del centrodestra. Il modello offerto dal Pdl non mi andava più bene. Che cosa potevo fare? Provare a rappresentarne un altro che ha come obiettivo quello di essere maggioritario nel centrodestra. Se io uscissi dalla coalizione farei un favore al centrosinistra e a Monti”.

L’endorsement di Fiorello?

Sul volto si apre un sorriso. “Antica vicenda, tra i tanti lavori che ho fatto da ragazzina c’è stato quello della babysitter, lui ha detto nel bar che vota per me. Tra noi c’è un’amicizia, si scherza, mi ha fatto piacere. Fiorello è una persona che stimo molto”.

Poi c’è la questione Regione Lazio

“Siamo basiti dai metodi utilizzati nell’ individuazione del candidato alla Regione Lazio Francesco Strorace. Eravamo fermi alla proposta di Beatrice Lorenzin, un candidato  giovane, capace e radicato sul territorio. Poi con i soliti metodi a cui siamo abituati abbiamo scoperto via twitter che Storace era il candidato. Non me ne sono andata dal Pdl per creare un movimento che deve sottostare alle stesse cose che mi hanno allontanato dal Pdl e nel merito della candidatura nessuno si è confrontato con noi. Non escludiamo che Fratelli d’Italia possa correre con un suo candidato alla presidenza della Pisana”.

Giorgia Meloni gioca poi sul fattore età. Renzi sta a Bersani come la Meloni sta a Berlusconi si potrebbe pensare. L’ex ministro commenta ironica: “ho appena compiuto 36 anni, non sono più giovane e spero che mi prendano sul serio. In Italia si pensa che quelli per cui non è già scattato lo scivolo della pensione non possano fare niente. Lo dicevano anche a Renzi quando si è candidato alle primarie. Forse è proprio la generazione che non ha avuto niente ad essere più capace di interpretare questo tempo rispetto ad una generazione che ha avuto tutto e che negli ultimi30 anni ha semplicemente difeso quello che aveva preso a scapito delle generazioni successive”.

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10 commenti

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  1. Condivido a pieno il tutto, Giorgia, sei semplicemente GRANDE.
    Senza Paura
    Francesco AVOLIO

    • elisabetta benetti il 17 Gennaio 2013 alle 17:06
    • Rispondi

    Mi piace. Mi piace tutto quello che ho letto. Mi piace lo sguardo, il sorriso, la schiettezza, l’ottimismo, il realismo, la concretezza.

    Non nascondo però la mia paura. Altre cose che leggo, altre persone che ascolto mi piacciono. Al di là dei valori che condivido, oggi a 44 anni, nel 2013, in Italia, è difficile fidarsi.

    Ancor più difficile con un figlio di 18 anni che andrà a votare per la prima volta e che per la prima volta vede noi genitori così perplessi…

    In bocca al lupo a tutti!

  2. http://francescotoffoletto.blogspot.it/
    qui il mio pezzo con risalto alla voglia, all’energia di Giorgia, volto credibile per un rinnovamento del centro-destra e per ridare forza all’esistenza del bipolarismo.
    Con Giorgia senza paura.

  3. Pensavo di mettere il vostro logo sul nostro sito con il vostro link per dar modo ai nostri visitatori di conoscere il vostro blog. Cosa ne pensi?

    1. Grazie Giovanni! Staff giorgiameloni.com

  4. Bell’articolo, ma concordo con chi dice… si spera sempre che alla fine vada tutto per il meglio!

  5. Grazie per il vostro articolo, mi sembra molto utile, provero’ senz’altro a sperimentare quanto avete indicato… c’e’ solo una cosa di cui vorrei parlare piu’ approfonditamente, ho scritto una mail al vostro indirizzo al riguardo.

  6. Behh io ho appena lasciato un commento sul mio Blog con link a questo post… anche per ringranziare pubblicamente i visitatori del blog… grazie ragazzi!

  7. Sono impressionato dalla qualita’ delle informazioni su questo sito. Ci sono un sacco di buone risorse qui. Sono sicuro che visitero’ di nuovo il vostro blog molto presto.

  8. Posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando! Lei sicuramente sa come portare un problema alla luce e renderlo importante. Altre persone hanno bisogno di leggere questo e capire questo lato della storia.

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