Pensioni d'oro: vergognosa sentenza della Consulta, chiesto incontro a Napolitano

Dopo la vergognosa sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il prelievo di solidarietà sulle pensioni d’oro oltre i 90mila euro, abbiamo ufficialmente chiesto un incontro al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Riteniamo infatti che solo lui, massimo garante della nostra Costituzione, possa intervenire su una decisione che calpesta il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, sancito dall’art. 3 della Costituzione. Non è uguaglianza, infatti, dichiarare incostituzionale un prelievo sulle pensioni d’oro e non il blocco delle indicizzazioni delle pensioni da 1400 euro, misura prevista dallo stesso provvedimento.

Fratelli d’Italia considera bizzarre queste sentenze che dichiarano sempre incostituzionali norme che colpiscono i soliti noti, la casta, i grand commis, i burocrati, i “boiardi” di stato e tutte quelli che hanno il potere di scrivere le leggi e decidere se sono valide oppure no. Ricordiamo infatti che questa sentenza è stata pronunciata dall’unico organismo che ha il potere di deliberare su se stesso senza appello e i cui componenti sono tutti pensionati d’oro. Il presidente Napolitano in passato ha più volte richiamato le forze politiche al rispetto dell’equità sociale. Ci chiediamo se ritenga che il giudizio della Corte Costituzionale equo e rispettoso dell’articolo 3 della nostra Costituzione.

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2 commenti

    • dino geromel il 6 Giugno 2013 alle 19:26
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    Sono un pensionato da 1250 euro notti al mese, colpito dal provvedimento sul blocco delle indicizzazioni da 1400 euro lordi. Sono perfettamente d’accordo con la vostra iniziativa ! Brava Giorgia, continua così… anche se vedere Larussa lì a manifestare davanti alla Consulta fa pensare ad una iniziativa propagandistica (ma magari sono un po’ prevenuto).
    Sulle pensioni dovreste portare avanti una seria iniziativa perchè vi sia posto un tetto e far cessare l’attuale assoluta disuguaglianza.

    • massimo medugno il 7 Giugno 2013 alle 09:58
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    “Perché io si e gli altri no?” Questa in fondo la motivazione della sentenza in quattro parole.
    Bene presentiamo subito una proposta di legge per includere tutti.
    Così non ci sono più disuguaglianze davvero.

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