«La richiesta di Fratelli d’Italia, di informativa urgente del Governo, è stata necessaria per mettere fine all’assordante silenzio delle Istituzioni italiane sui fatti di Varsavia. Silenzio del governo, del sindaco di Roma, del ministro degli Esteri, che dopo 3 giorni dagli arresti ha finalmente telefonato, bontà sua, al suo omologo polacco. Non ci è chiaro ancora oggi cosa stia facendo l’esecutivo per tutelare i diritti di questi cittadini italiani. Vogliamo sapere quando rientreranno in Italia i 22 tifosi ancora detenuti in Polonia. Vogliamo sapere a che titolo vengono detenuti e vogliamo che il presidente del Consiglio Enrico Letta, che tra 2 giorni sarà a Varsavia per un incontro bilaterale con il primo ministro polacco, chieda conto del trattamento che è stato riservato a questi cittadini italiani. Una Nazione con uno straccio di dignità non può consentire che 150 connazionali vengano privati della loro libertà senza difesa legale, senza processo, senza acqua, senza cibo».
Lo ha detto il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso dell’informativa urgente a Montecitorio del viceministro degli Esteri, Marta Dassù, sull’arresto a Varsavia di 149 italiani prima dell’incontro Legia – SS Lazio.
«Fratelli d’Italia condanna ogni forma di violenza e tra queste c’è anche il sopruso, la violenza di Stato, l’abuso di potere. Quanto accaduto la scorsa settimana a Varsavia è inaccettabile e che costituisce un’altra preoccupante spia sul tema della credibilità dello Stato italiano fuori dai confini nazionali e della totale assenza di peso specifico dell’Italia all’estero. Ormai sembra che gli Stati esteri facciano a gara ad impartirci l’umiliazione più grave: la Francia e il Brasile con la vicenda di Battisti, il Kazakistan che detta ordini ai nostri funzionari, l’ignominia del caso dei nostri marò, adesso anche la Polonia. Fratelli d’Italia vuole sapere quando il governo italiano deciderà di mostrare interesse per la sorte dei suoi cittadini all’estero e quand’è che dimostrerà agli italiani e al mondo di sapere difendere i diritti e la dignità stessa della sua gente», ha spiegato Meloni.