«Appaiono sempre più di natura politica e ideologica le sentenze della Corte Costituzionale, che giorno dopo giorno perde di credibilità agli occhi dei cittadini. Con la decisione di oggi viene finalmente realizzato quello che la sinistra chiedeva da anni: avviare un processo di legalizzazione delle droghe a cominciare dalla depenalizzazione di quelle cosiddette ‘leggere’ e dalla liberazione di pusher e spacciatori. Il decreto legge in questione non ha nulla di diverso da tutti quelli che negli anni sono stati abitualmente approvati dal Parlamento anche coinvolgendo materie del tutto diverse. Giudicare illegittima questa legge per una violazione delle procedure, dunque, è grottesco».
Lo dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«La Consulta appare sempre meno custode e interprete autentico della Costituzione e sempre più un organismo politico, che senza possibilità di appello sentenzia in base ai propri convincimenti politici o peggio a tutela di interessi particolari, come nel caso delle pensioni d’oro. Aspettiamo di leggere le motivazioni esatte di questa sentenza, ma segnaliamo alla Corte Costituzionale che in base a questo principio sono tanti i decreti legge che potrebbero essere giudicati illegittimi, a cominciare da quel dl Imu-Bankitalia che soprattutto per quel che riguarda le misure sulla privatizzazione della Banca d’Italia non rispetta in alcun modo i requisiti di necessità e urgenza sanciti dalla Costituzione. E ricordo che per approvare questo provvedimento il presidente della Camera Boldrini ha addirittura applicato la ghigliottina», conclude Giorgia Meloni.