Meloni a La Padania: «Costruiamo insieme un centrodestra che riparta dalle idee e non dalla leadership»

«Con la Lega ci siamo trovati sul terreno di una critica a un’Europa delle tecnocrazie, nella lotta contro una politica monetaria sbagliata e per l’uscita dall’euro»

L’intervista di Iva Garibaldi.

Puntuale e precisa, quando Giorgia Meloni ci riceve nel suo ordinatissimo studio al quinto piano di Montecitorio capiamo subito che di tempo ne abbiamo poco: ci sono i ballottaggi e lei è già pronta per il tour finale dalla Liguria alla Sicilia. Lo sguardo veloce come la parlantina, al di là dei risultati elettorali, è comunque rivolto al futuro. Obiettivo è far ripartire il centrodestra “polverizzato” in mille rivoli ammette lei “per scelta di alcuni partiti”. In quest’ottica l’altra sera ha incontrato per la prima volta fuori da uno studio televisivo, Matteo Salvini. Quattro chiacchiere cordiali e “interlocutorie per riprendere il filo di un ragionamento” sul destino del centrodestra. A suggello dell’incontro una foto con tanto di sorriso e abbraccio in piazza Montecitorio pubblicato da entrambi su Facebook.

Presidente Meloni cosa vi siete detti con Salvini? «Abbiamo fatto una valutazione dei risultati delle elezioni europee e ci siamo confrontati su quali debbano essere le questioni attorno alle quali ricostruire un centrodestra ormai polverizzato. Non mi rassegno a un finto bipolarismo tra due forme di avanspettacolo, quello di Renzi e quello di Grillo. Credo che il centrodestra debba ripartire dai contenuti. Non è solo un tema di leadership, di metodo ma di merito. Oggi bene o male ci sono alcuni partiti che sono coerentemente all’opposizione a difendere le loro idee, altri che stanno direttamente al governo, altri che fiancheggiano il governo di centrosinistra. Pensiamo che bisogna tornare alla coerenza delle proprie idee, alle risposte da dare agli italiani, a un tema di contenuto che viene prima del contenitore perché abbiamo visto troppa tattica, noi facciamo politica per difendere certe idee e per costruirle».

Quali sono i temi che avete in comune con la Lega? «Sicuramente in questa campagna elettorale ci siamo trovati sul terreno di una critica a un’Europa delle burocrazie, delle tecnocrazie degli interessi della grande finanza che ha di fatto cancellato un’Europa della solidarietà, della civiltà, delle identità e quindi della sovranità e dei diritti dei popoli. Ci siamo trovati nella lotta contro una politica monetaria sbagliata e la lotta per l’uscita dall’euro. Ci siamo incontrati anche sui temi dell’immigrazione e in particolare su una gestione sbagliata dei governi di centrosinistra in Italia e dell’Unione Europea che ci ha lasciato da soli. Poi certo ci sono anche temi che ci tengono separati. Noi siamo prima di tutto il partito della Nazione, per noi la dimensione della Patria è la prima delle scelte, non così per la Lega Nord però pensiamo che sui temi sui quali si è d’accordo bisogna lavorare per ricostruire insieme».

A livello parlamentare è possibile una collaborazione? «Tante sfide e qualcosa abbiamo già fatto in questi mesi. Ricordo che sulla proposta di Fratelli d’ltalia-Alleanza nazionale contro le pensioni d’oro e per aumentare le pensioni minime noi abbiamo trovato soprattutto la solidarietà della Lega Nord.  Ci sono per il futuro le questioni delle riforme da vedere. Ritengo che non si possa parlare di riforme se non si parla di presidenzialismo, è una battaglia storica del centrodestra, penso che non si possa parlare di riforme se si fa una legge elettorale che ci restituisce i parlamentari nominati con le liste bloccate e i segretari di partito che decidono tutto dopo che tutti sono andati in televisione a dire che i parlamentari nominati facevano schifo. Penso che non si possa dire che è una riforma mantenere il Senato ma abolire l’eleggibilità così i partiti nominano anche i senatori dopo i deputati. Penso che su questo terreno si debba incalzare soprattutto il resto del centrodestra perché non è che si può dire facciamo il centrodestra e poi le riforme si fanno con Renzi. Bisogna dimostrare, lo dico al Ncd ma anche a Forza Italia, che si è liberi da questa sudditanza nei confronti di Matteo Renzi».

Lei ha mostrato interesse per i referendum della Lega: quali firmate? «Sul tema dell’immigrazione clandestina tutti sanno che abbiamo fatto la battaglia in Aula e che quindi siamo assolutamente d’accordo. Sul tema della prostituzione c’era stata un’analoga domanda che abbiamo fatto ai nostri simpatizzanti durante le nostre primarie delle idee. La stragrande maggioranza ha detto di essere favorevole a combattere la prostituzione su strada anche normando la prostituzione. Storicamente siamo contrari ai reati d’opinione, sul resto, per avere un quadro complessivo riuniamo gli organi del partito già domani. Su quelli sui quali c’è unanimità andrò a firmare, sugli altri lasceremo libertà di sottoscrivere oppure no».

Intervista La Padania

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3 commenti

    • edoardo montrasio il 6 Giugno 2014 alle 17:00
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    Avanti così, la strada è giusta. In fondo la Lega si è sempre opposta ad un’Italia burocratica, clientelare e corrotta, che non piace sicuramente alla Destra sana del Paese. Un punto di incontro credo esista. Troviamolo assieme.

    • laura il 7 Giugno 2014 alle 12:04
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    Forza Giorgia e Matteo!!!!Abbiamo un bisogno disperato di destra. Tutti gli altri sono appiattiti al centro e sinistra. ORRORE!!!

    • Pier Alberto Possati il 9 Giugno 2014 alle 20:28
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    Salvini nelle interviste esce trionfante , da bugiardo : alle Europee da 9 a 5 Eurodeputati , alle Amministrative un tonfo drammatico in Piemonte ed in Lombardia , in centri medi e grandi . Pure Bergamo , la culla della Lega.
    Si salva solo a Padova , grazie ai voti di una lista civica e dell’ex A.N. Saia aggregato al secondo turno con il 4,5 % . La Lega a Padova è circa al 10% . Eppure nelle interviste tv e stampa fa il trionfante e vuole dettare legge al centro-destra : non cadiamo nella trappola .
    Vuole salvare alle regionali la Lombardia ed il Veneto riproponendo suoi uomini .
    Abbiamo già sbagliato alle Europee , gridando no Euro dietro la Lega, e tantissima gente nostra spaventata ( i c/c bancari ed i depositi postali saranno dimezzati ) non ci ha votato in buona fede , astenendosi per la maggior parte , perchè non abbiamo spiegato il messaggio in pieno( mancanza di mezzi ? ). Ora non possiamo andare dietro a partiti come la lega e Forza Italia in netto declino : andremmo nel burrone pure noi ! Prima rinforziamoci noi stessi: abbiamo un mare di voti da ricuperare , quelli degli altri partiti di destra , quelli in libera uscita dai partiti sopracitati , quello fortissimo degli astensionisti e quello delle schede bianche e nulle ( sono un milione e mezzo ! ).
    Vogliamo ragionare in questo senso ?

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