
A questo aggiungiamo che il ruolo di Lady Pesc rischia di essere soltanto un inutile pennacchio poiché la politica estera europea è del tutto inesistente e non sarà certo la Mogherini a rianimarla. Sarebbe stato molto più utile per l’Italia ottenere un nuovo portafoglio ad hoc per l’immigrazione e coltivare l’asse con la Francia sui dicasteri economici per contrastare i falchi del rigore. Ma Renzi ancora una volta ha preferito il fumo all’arrosto: ci venderà la nomina della Mogherini come un grande successo ma in realtà è una scelta sbagliata, di cui già oggi pagano il conto le nostre imprese agroalimentari e domani tutti gli italiani, condannati dall’Europa tedesca alla recessione e all’invasione di immigrati.
2 commenti
Apprezzo l’articolo, aggiungerei una considerazione: che “Spessore” ha questa persona di credo, di esperienza, di capacità per affrontare realtà conseguenti all’incarico di presidente alla Politica Estera Sicurezza Comune? I potenziali interlocutori dovrebbero essere Putin, il re d’Arabia, i militari Libici, i governanti Indiani, i terroristi con le loro promanazioni… ve la vedete tessere o indirizzare con autorevolezza qualsivoglia politica?
C’è del vero in quel che leggo. La scelta è sbagliata.
Nessun carisma, nessuna preparazione specifica, nessun coraggio.
Tipico ministro renziano.
Del resto è lì solo a far “colpo di scena” (peraltro ampiamente nella prassi consolidata della commissione), pagato con la nomina a presidente di un vero, acerrimo nemico dei russi. Vera garanzia alla futura politica USA e soprattutto UK.
Che poi si perdano questi 200 milioni non fa piacere, ma la guerra è guerra. E ci tocca decidere nuovamente se è il caso o meno di “bombardare” gli alleati. In questo caso i russi, senza dubbio. Ieri i libici (con sempre Russia e Cina, oltre noi e germania, alle spalle).
Basta considerare i fatti e si noterà come, appunto, una politica estera UE non ci sia affatto. E quindi l’assenza di significato di una sua rappresentante.