Legge stabilità: Il Governo interviene sulle pensioni. Ricalcolo parametri ISEE bastonata per chi prende minima

Giorgia Meloni

«Non è vero che nella legge di stabilità non si interviene sulle pensioni perché c’è qualcosa che peggiorerà le pensioni di domani. Siamo in un sistema contributivo e questo comporta che in futuro avremo delle pensioni peggiori rispetto a quelle di oggi che di media corrispondono all’80% circa delle ultime retribuzioni. Domani equivarranno al 40% e per questo lo Stato ha detto di voler incentivare le pensioni integrative. Eppure nella legge di stabilità c’è una normetta che fa passare dall’11,5% al 20% la tassazione sui rendimenti derivanti dai fondi della previdenza integrativa, senza contare che il Tfr verrà tassato di default al 17% e, se va bene, al 23% per chi sceglie di metterlo in busta paga. E attenzione anche a questa proposta che gira di modificare i parametri Isee per l’accesso alla pensione minima, all’adeguamento minimo e ad una serie di servizi sociali: si dice, infatti, che a fronte della modifica degli estimi catastali delle case anche il patrimonio possa entrare nel reddito Isee. Per cui l’anziano, pensionato minimo, che si è pagato 30 anni di mutuo, che hanno bastonato con la Tasi, eccetera eccetera, rischia pure di perdere l’integrazione al minimo perché ha casa. E questo mi sembra un po’ troppo».

È quanto ha detto interpellata dai giornalisti, il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni.

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1 commento

    • Filippo il 4 Novembre 2014 alle 14:22
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    Non è vero che le pensioni attuali coprono in media l’80%. Questo ormai avviene solo per le fasce più basse. Le pensioni medio alte hanno coperture più basse anche fino a solo il 50%.
    Io ad esempio ho avuto il 58%.
    Ah per inciso:
    30 anni fa la mia previsione di andare in pensione come età era a 50anni. Ci sono andata a 61.
    La mia previsione di copertura, come dice la Meloni era dell’80% e come detto ho avuto il 58% 40 anni di contributi.
    Non è poco come cose perse nel tragitto.
    Perchè le generazioni attuali si lamentano “prima” di una perdita probabile più o meno dello stesso ordine di grandezza?

    Il sistema del welfare previdenziale va ormai in discesa non è ragionevole ripartirsi un po per uno questa discesa?

    io ho dato 11 anni di vita e 22% di copertura.

    Il giovane che si lamenta per fare altrettanto dovrebbe andare in pensione a 72 anni e con il 36% di copertura.

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