Meloni a “Il Corriere della Sera”: “Adriana si sta facendo usare. Il leader di FI non vuole più vincere. È un’operazione che ha il solo scopo di saldare i conti con Fitto”

L’intervista di Daria Gorodisky.

 «A Berlusconi non interessa più vincere: non vuole battere Renzi, il renzismo gli piace. Noi, invece, vogliamo mandare a casa questo governo». Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, spiega anche così la scelta di non appoggiare il candidato alla guida della Regione Puglia indicato dal leader di Forza Italia.

Dunque il vostro nome rimane Francesco Schittulli. «Lo abbiamo proposto per primi e tutto il centrodestra era d’accordo. Poi Berlusconi ha litigato con Fitto e si è spostato su Adriana Poli Bortone: e noi, per le loro beghe interne, dovremmo tutti cambiare idea, litigare tutti e riorganizzarci? No, non intendiamo assolutamente partecipare a questa manovra che regalerà la Puglia alla sinistra. E non tradiremo il candidato che prima aveva anche il sostegno della stessa Poli Bortone».

La quale è una dirigente del vostro partito. «Lancio l’appello a Adriana Poli Bortone di non prestarsi a questa operazione strumentale che ha soltanto lo scopo di saldare i conti interni a Forza Italia. Non tradisca il suo partito».

Da parte sua, Poli Bortone si augura che piuttosto lei non abbia il «disegno di costruire un nuovo centro». «Non faccio polemica. Ma io sono sempre dalla stessa parte: faccio la destra».

Insomma il centrodestra in Puglia si presenterà spaccato: non vi imbarazza trovarvi con l’Ncd mentre dall’altra parte c’è la Lega, con la quale da tempo volete allearvi? «Non siamo noi ad aver diviso il fronte. E poi se Alfano non va bene in Puglia, come mai va bene in Campania, in Lombardia, in Umbria? Comunque c’è poca differenza tra Ncd e Forza Italia che stava al governo con Monti, Letta e che con Renzi stringe improbabili patti. I rapporti con la Lega restano inalterati».

A proposito, il caso Liguria è risolto? Appoggerete il berlusconiano Giovanni Toti? «Siamo perplessi sulla modalità con la quale è stato scelto: è avvenuto tutto nelle stanze di Arcore, non è stato condiviso nulla con noi. Però vedremo, la nostra linea è di decidere in base alla possibilità di battere la sinistra. Io voglio vincere».

E nelle altre regioni? «In Toscana attualmente abbiamo proposto una candidatura di rottura, contro il renzismo dilagante: il capogruppo uscente Giovanni Donzelli. Poi valuteremo se ci sarà un nome più competitivo».

In Veneto tutti con Luca Zaia e in Campania con l’uscente Stefano Caldoro… «Sì».

Nelle Marche? «Per noi è impossibile allinearci su Gian Mario Spacca, del Pd. Facendo una capriola incredibile Forza Italia lo sostiene, ma noi domani presenteremo ad Ancona il nostro candidato. Poi vedremo se ci saranno altre convergenze. Ma, dove si gioca a perdere, noi non partecipiamo».

Non crede che l’elettorato vorrebbe sentir parlare di programmi concreti piuttosto che di tattiche e poltrone? «Certamente. Le liti di Forza Italia sono lunari».

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3 commenti

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    • Massimo Samperi il 15 Aprile 2015 alle 12:39
    • Rispondi

    Giorgia ha ragione, Berlusconi per regolare i suoi conti, perde di vista le esigenze del Paese.
    Se la il centro destra non pone programmi chiari che mettano in evidenza la volontà di semplificare ai cittadini un sistema di vita divenuto troppo difficile e complicato e sperequato nella tassazione, seguiterà a perdere consensi.
    Abbiamo il record dei suicidi per problemi fiscali, il record nella durata della cause, il record per il tempo necessario ad ottenere una concessione edilizia o amministrativa, il record per le condanne di chi si è difeso all’interno della propria abitazione o del proprio esercizio commerciale.
    Basta. È ora di pensare agli italiani e non alle lotte personali di partito

  1. DI CHIACCHERE NE SENTO TANTE DI FATTI NIENTE. PROVATE A VEDERE E PARLARE DELLA MAFIA CHE REGNA NEI TRIB. FALLIMENTARI. CIVITAVECCHIA: GIUDICI, P.M. , FORZE DELL’ORDINE E NON BASTA . SOTTO SCACCO DELLA MAFIA. SI E IMPEDITI ALLA GUARDIA DI FINANZA IL PROSEGUO DELLE INDAGINI PER CHE SE ARRIVAVA DAI MAMMA SANTISSIMA, UN GIUDICE, DOTT. BONAGALVAGNO TRASFERITO PER AVER FATTO UNA ORDINANZA CONFORMA ALLA GIUSTIZIA, IL PRESIDENTE TRASFERITO PER AVER CHIESTO UNA ISPEZIONE MINISTERIALE. IL MP.M. NON FA LE INDAGINI. DA TENER PRESENTE CHE ROMA NON E DI MENO.SI PAVONEGGIANO PER AVER ARRESTATO DUE RUBBA GALLINE, PARLO DI MAFIA CAPITALE. SI LAMENTANO PER CHE UN CRISTIANO REAGGISCE E PRESENTA IL CONTO IN TRIBUNALE, PARLO DI MILANO. VEDETE IN CIVITAVECCHIA COSA SUCCEDE E POI DITEMI QUALE E IL CONTO DA PRESENTARE. MELONI, CAPISCO CHE LA MAFIA FA PAURA MA PROVATE HA PARLARE ANCHE DI QUESTE COSE. CIAO

    • carlo cocconcelli il 15 Aprile 2015 alle 17:16
    • Rispondi

    Il leader di Forza Italia non solo non vuole, ma non può più vincere, poiché la sua credibilità se l’ha già persa non mantenendo quanto aveva promesso, mettendo come priorità al suo governo il falso in bilancio o altre cose del genere. L’ha persa candidando amici e amiche a suo esclusivo piacimento. L’ha persa attribuendo sempre agli altri la colpa dei suoi errori, volendo far credere che lui non sapeva nulla di quanto accedeva nel suo governo. L’ha persa litigando con tutti i dirigenti del suo partito che non gli obbedivano incondizionatamente. Ma soprattutto ha perso il contatto con la sua gente, limitandosi a comandare il suo partito in modo autocratico dalle sue lussuose residenze. Forse ora è anche stanco della politica che gli ha portato più guai del previsto ed ha pensato che appoggiare chi detiene il potere è la cosa più semplice, beninteso continuando ad autoproclamarsi capo dell’opposizione, per mantenere un certo potere contrattuale.

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