L’intervista di Carlantonio Solimene.
Onorevole Giorgia Meloni, alle 19.05 del 14 aprile, quai è il candidato di Fratelli d’Italia in Puglia? «Se non dovessero arrivare garanzie da parte di Berlusconi sull’unità di Forza Italia, non vedo perché dovremmo abbandonare Schittulli, dopo aver proposto tutti insieme il suo nome. Il nostro obiettivo è battere la sinistra. Evidentemente altri pensano solo a regolare i conti interni sulla pelle dei cittadini».
È delusa dall’atteggiamento di Adriana Poli Bortone? «Io spero ancora che lei non si presti alle strumentalizzazioni di chi vorrebbe utilizzarla per le proprie faide interne e per far vincere Emiliano. Una donna della sua storia, candidata a queste condizioni, rischia di non fare bella figura».
Storace ha parlato di primarie per dirimere finalmente la questione. «Un candidato scelto dai militanti sarebbe di certo quello con maggiori possibilità di vittoria, le primarie sono da sempre un mio “pallino” in politica. Ma temo che ormai sia troppo tardi. Certo, se da tutti ci fosse disponibilità…».
Al di là di come andrà a finire, il centrodestra non sta dando una bella prova di sé. Queste Regionali rappresentano la fine di un’epoca? «Che il vecchio centrodestra sia morto e sepolto non lo scopriamo oggi. Il problema è su cosa si vuole fondarne uno nuovo. Io lo baserei sull’alternativa a Renzi, ma il problema è che il premier a Berlusconi piace. A me no, le sue politiche mi fanno venire l’orticaria».
Sa già cosa le stanno rinfacciando: vuole battere Renzi, ma in Puglia si allea con Alfano che sta al governo… «La posizione di Alfano è un problema di Ncd, non nostro. A mio parere, sta dalla parte sbagliata al governo ma da quella giusta per quanto riguarda le Regionali. A noi interessa solo fare alleanze utili a battere la sinistra. Infine, non accetto lezioni di coerenza da chi con Renzi ha fatto accordi fino all’altro ieri oppure, nelle Marche, si organizza per sostenere un candidato ex governatore del Pd».
Parliamo di Salvini. Qualche settimana fa, a Roma, eravate insieme sul palco. Ora i rapporti sembrano freddini… «No, assolutamente. Ognuno fa le sue valutazioni e comprendo che alcune sue scelte – penso a quelle in Puglia o Liguria – siano volte a preservare il Veneto».
La Poli Bortone ha detto: «Se la Meloni pensa di poter unire, si candidi lei». «Sono romana. E, a differenza di altri, non candido in una regione chi non è espressione di quel territorio».
Si riferisce al lombardo Borghi candidato dalla Lega in Toscana? «Noi in Toscana abbiamo candidato Donzelli, che è toscanissimo».
3 commenti
Dai retta a Gennaro Malgieri (su Formiche) e cogli l’occasione delle regionali per svettare. Senza rancore verso Berlusconi, è utile a tutti lasciar cadere i diktat maledestri di FI sui candidati, che riguardano faide interne (Puglia) o la necessità di stoppare l’ascesa della Lega (Liguria). In quest’ultima regione, il Viceré calato da Arcore porterà tutti con sé nella disfatta. Meglio Musso, il candidato alternativo – discutibile finché si vuole – ma ligure e molto competente. In quella posizione Fdi può avere più libertà di giocarsi il suo ruolo popolare a fianco del’altra lista liberale, tuttte e due davvero territoriali, e rivendicare di essere il vero centro-destra, non quello decadente, tattico e in stato di necessità.
CHIARA ED ECCELLENTE X ME COME SEMPRE .
mamma mia che risotto….