Per Renzi e Padoan le regole Ue sono dogmi intoccabili solo per le persone normali, non per le banche e i banchieri

È davvero curioso il ragionamento che ha fatto oggi il ministro dell’Economia Padoan: il Governo non vuole ripristinare totalmente l’indicizzazione delle pensioni per non violare i vincoli dell’Europa e incorrere in una procedura di infrazione della Commissione Ue, ma sta lavorando per “superare le riserve della Commissione in termini di aiuti di Stato” e risolvere in poche settimane il problema delle sofferenze bancarie e la “bad bank”.

Tradotto in parole semplici:‎ per Renzi e i suoi ministri le regole europee sono dei dogmi intoccabili e immodificabili se bisogna restituire i soldi tolte dalle pensioni delle persone normali, ma si possono benissimo superare se ci sono in ballo gli interessi delle banche e dei banchieri.‎ Siamo davanti all’ennesima e vergognosa conferma dell’obiettivo di questo Governo: massacrare l’economia reale per fare gli interessi della grande finanza e il servo sciocco dei poteri forti.

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1 commento

    • Stefano Morellini il 11 Maggio 2015 alle 11:03
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    Cara On Meloni, a proposito della sentenza sulle pensioni e soprassedendo per il momento al problema delle restituzioni , sento proporre di introdurre il blocco delle perequazioni oltre certi redditi da pensione. Trovo assolutamente inconcepibile che si proponga il blocco per un tempo indeterminato (per sempre ) e a prescindere dall’ENTITA’ DELL’INFLAZIONE! Neanche a scaglioni di reddito come l’irpef no, oltre un certo limite zero e per sempre( anche nell’ipotesi di inflazione a due cifre). Perche’, allora, non proporre anche , con lo stesso criterio di valutazione ,il blocco completo e per sempre degli stipendi di politici e amministratori statali?

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