Meloni a «Il Corriere della Sera»: «Renzi avrebbe fatto meglio ad abolire il Senato»

Il presidente di FdI: «Dal 25 al 27 settembre organizziamo a Roma la diciottesima edizione di Atreju. Chiameremo molti a discutere delle idee per la destra italiana, a partire dall’identità nazionale».

L’intervista di Massimo Rebotti.

«Renzi avrebbe fatto meglio ad abolire il Senato». La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sulla riforma è drastica: «È ridicola e pericolosa». Come può essere entrambe le cose? «Ridicola perché si sostiene che sia la salvezza per il Paese e invece sono ben altre le riforme che salvano un Paese. Pericolosa perché comprime la voce dei cittadini, non permettendo la scelta dei propri rappresentanti».

Sull’elettività dei senatori si lavora a un compromesso. «È surreale anche solo che se ne discuta. Per me i senatori si eleggono e basta. Ma questo non è funzionale all’idea dell’uomo solo al comando».

Cioè? «Renzi occupa tutti gli spazi. Già abbiamo una legge elettorale, l’Italicum, che manderà in Parlamento il 70% di nominati, dopo che per anni ci hanno detto che il Porcellum era il male assoluto. Già non si vota più per le Province e lo stesso forse accadrà per il Senato. Per il Presidente della Repubblica poi, una storica battaglia della destra, non ci fanno votare. E su tutto il resto decide la Bce. Un problema democratico c’è».

Ma il centrodestra sulla riforma del Senato ha avuto idee diverse: sostegno, opposizione… «Il centrodestra ha la responsabilità di aver consentito che si arrivasse fin qui. Pensavo che la Terza repubblica avrebbe significato più potere ai cittadini e meno ai partiti. E invece le riforme di Renzi vanno nella direzione opposta. Con il 20% degli italiani, se gli va bene, il Pd si prende il 70% dei senatori. Anche dal punto di vista della novità generazionale lui è proprio una delusione».

Nei sondaggi lei continua a essere molto popolare, ma il suo partito è al 3,5%. È frustrante? «Sono tempi post-ideologici, si scelgono le persone. Ma rivendico in toto il ruolo di Fratelli d’Italia, io rappresento le opinioni di un partito. Dal 25 al 27 settembre organizziamo a Roma la diciottesima edizione di Atreju. Chiameremo molti a discutere delle idee per la destra italiana, a partire dall’identità nazionale».

E il leader? «Il leader è quello che può vincere. Noi proponiamo che lo scelga la gente con le primarie. Se qualcuno ha idee migliori le ascolteremo».

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2 commenti

    • macchiapam il 20 Settembre 2015 alle 09:59
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    Ma certo: il senato deve essere abolito, sic et simpliciter. Non si può continuare a mantenere un organo che serve, più che altro, alle minoranze per mettere in difficoltà quanto, democraticamente, è stato deliberato dalla Camera.

  1. Cara Giorgia me sta bene tutto quello che tu dici. Però questo tizio me a portato alla rovina totale. Nessuno lo Mandara via perché tutti hanno paura de perdere la poltrona e la pensione che le Da no si arrivano all 2018. In tanto noi siamo nella merda totale. Preferiscono gli immigrati perché la Europa gli da soldi. Gl’italiano che nuora di fame freddo e altri cose che tu lo sai. Ti auguro tutto il meglio

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