
Nel corso dell’incontro è emersa una ampia sintonia di vedute sull’importanza che un evento come i Giochi Olimpici rappresenterebbero per la Capitale, sia dal punto di vista dell’immagine perché ricollocherebbero Roma al centro della scena internazionale, sia dal punto di vista educativo per i valori che lo sport incarna, sia da quello economico e occupazionale. Le parole d’ordine della candidatura di Roma dovranno essere: Giochi a misura d’uomo, come furono quelli del 1960, giochi a basso impatto economico e valorizzazioni delle strutture esistenti, a partire dalla riqualificazione del Flaminio.
Con il presidente del CONI abbiamo inoltro condiviso la necessità di far corrispondere alla celebrazione delle Olimpiadi un grande piano sociale, che preveda la ristrutturazione di tutte le palestre scolastiche, l’obbligatorietà dell’educazione motoria nella scuola primaria, l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere accessibili gli impianti sportivi ai diversamente abili e la promozione dell’attività motoria per la terza età.