Ammiraglio, il 2 giugno faccia felice il paese

lau24di Giorgia Meloni
Salvatore Girone è tornato finalmente in Italia dopo aver subito quattro anni di ingiusta privazione della sua libertà personale potrà così riabbracciare la sua famiglia. Ne sono felicissima. Mi auguro che la decisione della Corte dell`Aja di consentire ai nostri fucilieri di marina di restare in Italia nella fase dell`arbitrato internazionale sia il preludio ad una sentenza favorevole della Corte. Ora faccio un appello ufficialmente al Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, per far sfilare Salvatore Girone, e idealmente anche il convalescente Massimiliano Latorre, alla parata del 2 giugno dedicata alla festa della Repubblica e delle Forze armate. Questo in modo che i nostri fucilieri di Marina po ssano ricevere il giusto riconoscimento per l`ineccepibile comportamento tenuto in questi anni e per il senso del dovere dimostrato, anche davanti a uno Stato che non ha avuto la dignità e il coraggio di difenderli Ball` arroganza di una Nazione straniera. Questa assurda questione si sarebbe dovuta risolvere nell` arco di 48 ore. Nessuna Nazione sovrana avrebbe mai permesso che due suoi soldati fossero trattenu- ti senza un capo d`accusa formale mentre erano impegnati in una missione all`estero. L`Italia ha tutti gli strumenti per farsi sentire in sede internazionale, come ho sostenuto fin dal primo giorno, avrebbe potuto coinvolgere la Nato di cui è membro, avrebbe potuto minacciare il ritiro dei suoi contingenti Onu, avrebbe potuto chiedere una reazione dell`Unioni Europea, anche attraverso sanzioni economiche all`India. Nulla di questo è stato fatto. I Governi Monti, Letta e Renzi hanno preferito cercare inutili sotterfugi e accordi sottobanco invece di affrontare di petto la questione. E` colpa dellaloro debolezza se questa storia si è trascinata così a lungo. Per questo ci rivolgiamo al Capo di Stato Maggiore della Marina, e non al Governo, perché faccia sfilare Salvatore Girone davanti agli italiani e alle alte cariche dello Stato, per denunciare, con la fierezza che ha sempre dimostrato, la vergogna di una politica che ha deciso, per calcolo, di non difendere i nostri uomini in divisa. Giorgia Meloni

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