Il ministro Calenda è impazzito. L’Italia vuole votare ora

Il ministro Calenda esegue gli ordini di Napolitano e oggi dice: “Votare a giugno è un rischio: dobbiamo mettere in sicurezza il Paese e le riforme di Renzi”. In altre parole, per il ministro dello Sviluppo Economico la democrazia è un pericolo per l’Italia e il popolo non può esercitare la sua sovranità perché bisogna mettere al sicuro le ridicole riforme di Renzi bocciate dagli italiani il 4 dicembre.

Ma siamo impazziti? Calenda se ne faccia una ragione: il tempo a Palazzo Chigi dei maggiordomi delle lobby e dei poteri forti è scaduto e l’Italia Sovrana vuole andare al voto ora #elezionisubito.

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1 commento

    • Cesare ragni il 4 Febbraio 2017 alle 12:08
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    Cara Giorgia,
    ottimo cercare unità a destra ma mi pare che manchi un catalizzatore senza il quale, credo, non si va da nessuna parte: la difesa ed il rilancio delle radici greco-romane e cristiane che ci rendono italiani e fanno europei molti altri popoli d’Europa. Il declino dell’unione europea deriva anche dal rifiuto di riconoscere tale presupposto nella sua costituzione. Nel capitolo nove de “La forza della ragione” Oriana Fallaci spiega magistralmente perché si può e si deve essere cristiani nonostante un Papa che s’illude di poter trattare con i sunniti e si lascia invadere. Per inciso, quando Gesù ha detto “ero straniero e mi avete accolto” non credo proprio si riferisse all’eventualità che migliaia di cananei entrassero in Giudea determinati ad abolire la torà e ad elevare centinaia di templi a Baal. Bossi aveva con successo ma parzialmente recepito l’importanza di tutelare almeno i simboli cristiani ; Salvini tace e non mi pare adatto, per origine e storia, a sostenere questa battaglia sulle nostre radici. Tocca quindi a te anche perché fa parte del patrimonio della destra sociale e può portare, ne sono sicuro, molti consensi inaspettati.
    Cari saluti,
    cesare ragni

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