42 anni fa Sergio Ramelli non è morto: le sue idee vivono in noi e nel suo nome lottiamo per consegnare ai nostri figli un’Italia migliore.
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Apr 29
Idee Sergio Ramelli vivono in noi
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2 commenti
Finalmente sento qualche cosa veramente di destra con forza e onore dico Si Sergio , i Fratelli Mattei e tutti i giovani caduti il per un ideale il cui nome é Italia Patria vivono in noi.
Ricordo quei tempi lontani, eppur vicini e presenti nella memoria. Lo strazio e l’agonia di quel povero ragazzo, assassinato barbaramente (non tutti lo sanno) a causa di idee non di sinistra espresse a scuola, in un tema in classe, quando frequentava uno dei santuari della “sinistra extra-parlamentare”: l’ITIS “Molinari” di Milano, zona Crescenzago.Quasi due mesi di agonia, nella indifferenza beffarda e compiaciuta della futura intellighenzia “politicamente corretta” (i Capanna, gli Scalfari, i loro epigoni). Erano i tempi della spedizione punitiva (aprile 1975) contro la sede MSI di via Mancini (piazza 5 giornate); due ore di vera battaglia, con un dimostrante travolto e ucciso da un camion dei carabinieri, fino a quel momento bersagliati da ogni tipo di proiettili, insieme ad un esiguo reparto di celerini. Erano i tempi in cui i giovani morivano, da una parte e dall’altra. Anche allora c’erano potenti BURATTINAI che manovravano l’odio collettivo; quello delle molotov e quello delle P 38 prossime venture. I burattinai son sempre quelli: oggi distruggono la sovranità italiana e dietro una finta solidarietà “multi-etnica”, preparano la via affinché sparisca anche il popolo italiano.Ecco perché bisogna POTER TORNARE A VOTARE. Il prima possibile !!