Meloni a «Il Mattino»: «La proposta di legge sui ‘caregiver familiari’, come concepita dal Pd, è un oltraggio ai disabili e a chi li assiste»

Gentile Direttore, nei giorni in cui si discute in Senato la proposta di legge sui “caregiver“, ovvero le persone che assistono familiari con disabilità o anziani, il vostro giornale ha avuto il merito di aver dato voce ad un intero mondo che si occupa di questo tema ma che è inascoltato dalle Istituzioni e dal governo. Approfitto dunque della vostra ospitalità per raccontare di come questa proposta di legge, così come concepita dal Pd, non solo non risolva nulla ma rappresenti un vero e proprio oltraggio ai disabili e alle famiglie che quotidianamente li sostengono físicamente, psicologicamente ed economicamente.

II disegno di legge non riconosce per chi assiste un disabile lo status di lavoro usurante e non prevede, come proposto invece da Fratelli d’Italia, il prepensionamento o il riconoscimento contributivo. Non viene, inoltre, stanziato nessun fondo che aiuti le famiglie nell’affrontare i costi della loro difficile quotidianità. Come se non bastasse, la proposta di legge annulla i vantaggi dei permessi riconosciuti dalla legge 104 e compromette quel poco di buono che è attualmente previsto dal nostro ordinamento, creando così un maggiore isolamento del “caregiver familiare”. Presentarsi con una norma del genere di fronte alle difficoltà che ogni giorno vivono milioni di famiglie italiane è una vergogna che Fratelli d’Italia sente il dovere di denunciare. Nella nostra Nazione, infatti, si stima che ci siano 3,3 milioni di persone che accudiscono bimbi con serie patologie congenite o anziani gravemente ammalati. Secondo l’Istat, inoltre, gli ultraottantenni rappresentano già il 6,5% della popolazione e ci sono circa 19mila ultracentenari.

Fratelli d’Italia continuerà a fare le sue proposte nonostante il governo e la maggioranza abbiano dimostrato in questi anni scarsa attenzione per il tema. Purtroppo è un’illusione pensare che su questo possa esserci un cambio di rotta. Non è invece un’illusione sperare che tra pochi mesi l’Italia possa avere un governo che si occupi dei bisogni concreti del suo popolo e sia capace di dare, anche attraverso il confronto con le associazioni e con chi conosce davvero i problemi, le risposte che il mondo della disabilità chiede e merita da tempo.

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