Un pensiero alle vittime

È morto Totò Riina. Il mio pensiero commosso va al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e alla sua scorta, al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta, e al piccolo Giuseppe Di Matteo. E il mio ringraziamento va al Capitano Ultimo e a tutti gli altri uomini dello Stato che, con il loro lavoro, hanno consentito che Riina scontasse almeno gli ultimi 24 anni di vita nelle patrie galere

Condividi

3 commenti

    • Franco Cordiale il 21 Novembre 2017 alle 18:29
    • Rispondi

    La lotta VERA alla mafia é innanzitutto il ripristino del principio di LEGALITA’, il quale assai prima che esser stampato nei vari e numerosi codici, dovrebbe esserlo nelle COSCIENZE degli individui. Nella scuola si parla tanto di “educazione alla legalità”…Ma posso garantire che proprio da decenni le scuole sono il luogo dove le regole funzionano come le grida spagnole di manzoniana memoria. Se la gente assistesse solo ad uno scrutinio…quante deroghe vedrebbe, quante eccezioni, quanti compromessi ! Non ci si stupisca dunque se le mafie criminali o legalizzate che siano, prosperano! Triste il paese che ha bisogno di eroi: appunto i vari coraggiosi che hanno sfidato omertà e complicità morali, giustizia confusa, cavillosa, instabile come gelatina…questo é il triste brodo di coltura di ogni mafia!!!

    • Franco Cordiale il 21 Novembre 2017 alle 18:53
    • Rispondi

    Ed aggiungo. Sento dire di un liceo romano, il Virgilio, dove una vera e propria mafietta di giovani MASCALZONI protetti ed impuniti, farebbe i suoi porci comodacci a spese dei compagni più deboli e degli stessi insegnanti. Perché Fratelli d’Italia non si interessa più da vicino di questi viziati rampolli e dei loro abbienti mantenitori, esigendo che vengano mandati a zappare o a pulire i cessi, anziché bivaccare oziosi facendo i bulletti da strapazzo e i parassiti sociali ?

    • Giovanni il 22 Novembre 2017 alle 16:50
    • Rispondi

    Il problema è che per anni la lotta alla mafia è stata una battaglia della sinistra mentre il centro destra a causa della guerra tra Berlusconi e la magistratura non è stata in grado di poter fare sentire la sua voce.

Rispondi