Meloni a «La Gazzetta del Mezzogiorno»: «Puntare sul Sud per far ripartire l’economia di tutta Italia, al governo FdI difenderà il Made in Italy»

Intervista di Michele De Feudis

Presidente Meloni, la destra ha sempre avuto uno storico radicamento nel Mezzogiorno. Quali sono le principali proposte di FdI per il riscatto del Sud? «Fratelli d’Italia vuole far ripartire l’economia di tutta la Nazione. E il modo migliore per farlo è puntare sul Mezzogiorno perché è quello che ha i maggiori margini di crescita in tempi brevi e perché ha enormi potenzialità inespresse che possono portare ad un’imponente crescita del Pil dell’intera economia nazionale».

Con che ricette? «Quattro sono i pilastri su cui poggiare ogni altra iniziativa per far ripartire il Sud: primo la sicurezza, la legalità e il controllo del territorio; secondo infrastrutture, mezzi di collegamento adeguati e rete digitale; terzo la tutela della produzione del Made in Italy, soprattutto agricola, dalla concorrenza sleale; quarto la valorizzazione reale dell’immenso patrimonio artistico e paesaggistico del sud come volano per il turismo. In più proponiamo una tassazione al 10% per tutti i pensionati italiani e stranieri che decidono di spostare la residenza nel Sud o la realizzazione del Ponte sullo Stretto».

Sud-Europa. Con la destra al governo come cambia il rapporto tra Palazzo Chigi e Bruxelles? «Anni e anni di governi non rappresentativi della sovranità popolare hanno indebolito il peso dell’Italia nella Ue e hanno avuto effetti devastanti su tutta la Nazione, in particolare sul Mezzogiorno: basta ricordare gli accordi commerciali tra la Ue e il Marocco o la Tunisia che hanno consentito l’invasione di prodotti agricoli a danno dei nostri produttori, o le sanzioni contro la Russia che hanno messo in ginocchio il settore agroalimentare e che hanno fatto perdere miliardi di euro alle nostre imprese, ma hanno risparmiato i settori economici di interesse degli Stati del Nord Europa, Germania in testa. Non escludiamo nulla, persino misure forti come dazi nei confronti dei prodotti agricoli del Nord Africa».

Come verrà indicato il presidente del Consiglio in caso di vittoria? «Silvio Berlusconi sembra intenzionato a lanciare Antonio Tajani… Io sono il candidato premier di Fratelli d’Italia e chiedo agli italiani di sostenermi. È giusto che il partito di centrodestra che prenderà più consensi sia quello ad esprimere il presidente del Consiglio. Questo a patto che tutti i nomi dei candidati siano indicati prima del 4 marzo. Da questo punto di vista Berlusconi non è stato ancora chiaro e non ho capito se Tajani è il suo candidato o solo uno dei tanti nomi che ha in mente. Non vorremmo che, dietro questa mancanza di chiarezza, si nascondesse un nome indigeribile per gli elettori di centrodestra».

Quali soluzioni per Ilva e sviluppo del Mezzogiorno? «Va lanciato un piano straordinario per garantire al Sud le stesse infrastrutture, i trasporti, la rete digitale del nord Italia. Non c’è infatti alcuna possibilità di uno sviluppo industriale del Sud se poi le merci ci mettono giorni per arrivare sui mercati del resto d’Italia o in Europa. Il Mezzogiorno rappresenta una potenziale piattaforma logistica naturale per tutte le merci che dal Mediterraneo sono destinate al mercato europeo, ma questo oggi non avviene per la totale assenza di infrastrutture e mezzi di collegamento efficienti. Per noi è essenziale valorizzare il marchio Italia e tutto ciò che non è esposto alla concorrenza indiscriminata. È un processo che richiede tempo ma dobbiamo cominciare a riconvertire la produzione non identificabile in una produzione che esalti il marchio Italia. Tutto questo nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini».

Sull’acciaieria ionica? «Non credo che il futuro dell’Ilva di Taranto sia continuare a produrre acciaio anche nei prossimi decenni. Sarà impossibile poter difendere in eterno la produzione di acciaio dalla concorrenza americana o cinese. Immagino invece a Taranto una grande impresa di eccellenza che produca satelliti o elicotteri, qualcosa dove la qualità e il fascino italiano siano ben visibili».

Anche in Puglia ci sono grillini fantasma, ovvero candidati autosospesi dopo il caso rimborsi. Berlusconi non esclude di accoglierli in una futura maggioranza. «Trovo assurdo parlare di possibili giochi di Palazzo quando gli italiani devono ancora esprimersi con il loro voto. Fdi vuole vincere e governare con una coalizione di centrodestra. Se poi c’è qualcuno che vorrà votare i nostri provvedimenti perché li condivide ne saremo felici, ma non starei adesso ad allargare la coalizione ai fuoriusciti del M5S».

A Bari Leu contesta il patrocinio della Regione per un convegno su Giorgio Almirante. Altrove la cronaca richiama schemi degli opposti estremismi. «Fa riflettere come ancora oggi ci sia qualcuno che cerchi di censurare il dibattito su una figura come quella di Almirante. Vorrei ricordare come lui più di trent’anni fa si presentava, senza scorta e in segno di rispetto, al funerale di Enrico Berlinguer: il suo più acerrimo avversario politico. Questa è la superiorità morale della destra. Nelle ultime ore, poi, abbiamo registrato episodi gravissimi di violenza politica: qualcuno soffia irresponsabilmente sul fuoco, tifando perché accada qualcosa di grave e avere il pretesto per limitare l’agibilità politica di chi la pensa diversamente da loro».

Perché un elettore “patriottico” dovrebbe preferire FdI ai vostri alleati? «I partiti che compongono il centrodestra hanno diversi punti di contatto ma, onestamente, non credo che si possano definire la Lega Nord o il movimento di Berlusconi dei partiti che hanno come tratto distintivo l’appartenenza nazionale. Fratelli d’Italia è invece il movimento dei patrioti e al primo punto del nostro statuto c’è la difesa della sovranità. Abbiamo scelto come slogan di questa campagna elettorale “il voto che unisce l’Italia”, per unire il Nord al Sud, i lavoratori e gli imprenditori, i giovani con gli anziani».

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1 commento

    • Federico (milano) il 24 Febbraio 2018 alle 22:12
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    Il centro Sud è una risorsa non sfruttata appieno dalla nazione.
    Agricoltura,turismo,e ricerca scientifica sono gli argomenti su cui puntare.Solare,energie alternative..Start up giovanili.
    Ovviamente questo governo assente e menefreghista se ne deve andare,visto che ha trasformato il territorio meridionale (e settentrionale) in campo profughi…Falsi profughi ad essere precisi..

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